Pagine

Tuesday, December 13, 2005

Arrampicarsi sugli specchi non è da realisti/2

Davvero curiosa la nuova lezione. Si prendono due documenti scritti praticamente dai neoconservatori e si vede un «meraviglioso» esempio di realismo offensivo di Mearsheimar. Perché? Perché naturalmente di quei documenti vengono considerate «serie» solo le parti in cui si parla né più né meno neanche di tesi "realiste", ma del momento unipolare teorizzato da Charles Krauthammer.

Laddove in quei documenti c'è una concezione di interesse nazionale decisamente non di scuola "realista", anch'essa di marca neocon, per cui il modo migliore di perseguire la sicurezza e il benessere degli Stati Uniti è l'espansione della demcorazia e del libero mercato, allora no, questa parte non è più «seria». Con documenti del genere non si possono fare questi giochetti algebrici a + b - c e vattelappesca.

2 comments:

Anonymous said...

mi piace lo spirito ironico del post. per quanto riguada i "giochetti algebrici"... sono alla base degli studi quantitativi, che ormai anche nello studio delle relazioni internazionali stanno prendendo il sopravvento.

Electing to fight, che ho consigliato da me, è uno di questi. ciao

Anonymous said...

m+ prendilo nel culo