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Monday, December 19, 2005

Il cocalero Morales alla guida della Bolivia

E' stato eletto il primo presidente autenticamente indio d'America latina. Evo Morales, leader del Movimento al socialismo (Mas). A preoccuparci non dovrebbe essere il fatto che Morales è anche massimo dirigente della Federazione dei coltivatori di coca del Chapare. Non condividendo la lotta alla droga e le politiche proibizioniste credo sia nel pieno diritto di ogni agricoltore coltivare il prodotto che ritiene più vantaggioso. Estirpare le piantagioni di coca dal Sud America, o bruciare quelle di papavero da oppio in Afghanistan, non serve contro la droga ma solo a impoverire aree già immensamente povere del mondo.

E comunque Morales sembra che abbia promesso di continuare la lotta contro il narcotraffico, «né la cocaina né il narcotraffico fanno parte della cultura boliviana...», ma la politica antidroga «non può voler dire zero coca e zero cocalero». Insomma, la tutela degli agricoltori mi pare legittima.

Piuttosto, Morales preoccupa perché socialista e anti-americano. Si è attribuito il titolo di «incubo per gli Stati Uniti» e annuncia di voler mettere «fine al neoliberalismo sfruttatore». Ha tutta l'aria di colui che condannerà la sua gente al sottosviluppo e condurrà il suo paese verso l'asse dei due dittatori antiamericani del continente Castro e Chavez. Staremo a vedere.

3 comments:

Anonymous said...

Il Sud America sta diventando una polveriera pronta ad esplodere, zeppa di Anti-USA che purtroppo godono di non pochi appoggi anche in Europa. La cosa preoccupante è che questi signori a mio parere non esiteranno a "allearsi" con tutti quelli che sono anti americani e a fornire loro protezione. Poveri noi!

Anonymous said...

condivido. c'è da dire però che la bolivia è uno di quei paesi "persi". mi ricordo ancora che l'ultimo leader eletto (non ricordo il suo nome, comunque le elezioni erano del 2002) fu cacciato quando fu abbassato lo stipendio ai poliziotti: in strada questi ultimi fronteggiavano l'esercito.

Non parliamo poi del successore Mesa. Lì addirittura le manifestazioni erano contro la privatizzazione di alcune aziende pubbliche.

Il problema per questi paesi, per me, è rappresentato dal fatto che se da una parte la distruzione della coca "non permette il loro sviluppo" (non esageriamo), dall'altra se fosse legalizzata in tutto il mondo il suo prezzo diminuirebbe sensibilimente, lasicando ai già poveri contadini ben poco.

harry said...

"Morales preoccupa perché socialista"

Beh, detto da chi vota la lista "radicali, socialisti etc etc" risulta curioso...