E meno male che doveva essere il governo che non alzava le tasse. Non solo non le ha ridotte come promesso, ma ora le alza. Non bastava la «pornotax», arriva anche la «tassa sui film violenti». Come si valuterà poi, quale film è «violento»? E chi ne sarà giudice? Sarà istituita una nuova commissione di burocrati? E da chi sarà composta? Buttiglione e Giovanardi, Livia Turco e Rosi Bindi? Chi sarà il soggetto della nuova imposta, cioè chi dovrà sborsare i soldi? Produttori, distributori, commercianti? Gli spettatori sicuramente, visto che su di loro verranno scaricati i costi aggiuntivi. Complimenti poi per la tassa sulle concessioni idroelettriche, che non mancherà di far sentire i suoi effetti sui costi dell'elettricità.
E infine, la beffa. Tassati anche i finanziamenti ai partiti politici, quelli derivanti da donazioni private. Il 25%? No. Il 20%? No. Allora il 10%? No. Almeno il 5%? Ancora no. Un ridicolo 1%. E buona notte al secchio.
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