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Tuesday, December 13, 2005

Il tempo passa per tutti

Ogni tradizione non può che veder svanire la propria autorità con il passar del tempo, come la sabbia stretta in un pugno scivola via in pochi secondi. Siamo noi a dover reiterare ogni giorno, scegliendoli liberamente in quanto si addicono ai tempi che viviamo, i "vecchi" principi. Oggi Il Foglio ha pubblicato la dichiarazione programmatica del Partito radicale, risalente al 10 dicembre 1955, il Manifesto laico. Leggendolo si scorgono tutti i segni del tempo. Ancora attuale nell'analisi dei "mali" italiani e nell'obiettivo di rafforzare il carattere liberale, laico, "occidentale" dello Stato, propone mezzi, approcci e programmi inadeguati, talvolta contraddittori.

Proponendo di «sottoporre a controllo pubblico» imprese e capitali che assumano il carattere di monopoli; di ampliare la tassazione diretta e accentuare il suo carattere progressivo; esprimendosi per il «primato alla scuola di Stato»; o sancendo «il diritto e il dovere» dello Stato «di intervenire, organicamente e permanentemente nella vita economica e sociale», illudendosi che ciò potesse tutelare le «categorie indifese» e ritenendo possibile, a torto, tenere a freno gli eccessivi burocratismi, i fenomeni di corruzione e favoritismo.

In generale quel testo ha in sé, comprensibilmente, il difetto di porsi nel solco della Costituzione di recente approvazione (1948), richiamando alla sua completa «attuazione». Mentre la Costituzione del '48, già compromesso della cultura cattolica e comunista, se attuata per intero anche nelle sue parti socioeconomiche avrebbe portato a un'ulteriore socializzazione dello Stato.

P.S.: Questa frase, tratta da questo luminarissimo articolo, è decisamente incomprensibile:
«Soprattutto, Pannella inseriva nell'alveo del liberalismo una decisiva novità sul piano teorico: più che puntare a fare "buone leggi" per i "cittadini" secondo il modello liberale classico, occorreva ormai avviare un rapporto integralmente nuovo tra l'individuo e le istituzioni, riprendendo uno schema schiettamente libertario».

2 comments:

Anonymous said...

sei tu che non mi hai letto ben, io ho parlato dell'attualità dell'incipit...:).
molto belo il tuo post come sempre...

JimMomo said...

E' vero dovevo dire "non hai letto tutto". :-))

ciao