E' un approccio, una mentalità, un'analisi, una premessa per qualsiasi discorso. Ecco quindi come si fa a scrivere
un articolo di ben 13.884 battute sul tema della libertà di Internet - sollevando anche questioni urgenti e soluzioni in gran parte condivisibili - senza nemmeno citare quei regimi totalitari che negano il libero accesso dei propri cittadini alla Rete, e anzi individuando come problema gli americani. Ché non sono più quelli di una volta, ma che «in ossequio al presunto libero mercato e alla guerra al terrore stanno seriamente minando la possibilità tecnica di un utilizzo politico della Rete stessa». Non c'è niente da fare, è uno stato d'animo. Siamo sempre più nel territorio del
Perdukistan. Nel merito, più in là m'informerò meglio.
Ranger di turnoIl fuori sacco decisivo, a "microfoni spenti", in
una discussione di qualche giorno fa su quella landa
sperduca:
«... il mio problema non è che gli americani hanno le chiavi della Rete, anzi, è che quel lucchetto lo aprono a chi vogliono loro e basta e, recentemente, lo hanno aperto a google e yahoo acconsentendo che questi 2 motori di ricerca censurassero certe parole chiave su siti in cinese e/o cinesi. Domanda: come si risponde a questo tipo di comportamento? Ce la si prende con la Cina (contro la quale non si può nulla), oppure con chi consente che gli algoritmi blocchino la ricerca?»
5 comments:
allora aspetto che t'informi (e leggi) meglio, e magari rispondi anche alle domande poste nell'articolo e nei post (alla fine son riuscito ad aprire il link, ma jimmomo non è smartphone friendly ;-)
"Ce la si prende con la Cina (contro la quale non si può nulla), oppure con chi consente che gli algoritmi blocchino la ricerca?"
Semplice. Ce la si prende con tutti e due.
come ce la si prende con la cina? in termini di obiettivi di iniziative concreta... prova a rovistare nell'armadio, in bagno e in cucina e metti da parte per un giorno tutto quello che trovi marchiato made in china (quel che non è marchiato e magari è ancora più diffuso) e poi ti accorgi non solo della presenza del frutto dello sfruttamento dei cinesi, ma anche come si sia arrivati a questo punto scentemente... promuovendo, non censurando e andando a investire cola'. come ce la si prende con la cina?
http://perdukistan.blogspot.com/2005/12/ancora-su-stocazzo-di-internet-libero.html
Succhia il cazzo turco e non rompere i coglioni.
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