Su il Riformista di oggi:
Caro direttore, è vero: che un provvedimento d'amnistia veda la luce ci sono poche speranze. Ci vogliono i 2/3 del Parlamento e in questa legislatura una maggioranza così ampia non s'è mai vista. In periodo pre-elettorale poi, è ancora più improbabile. Ma questo non significa che Pannella e i radicali stiano illudendo i detenuti, anzi. La premessa di tutto è che la sinistra marci a Natale. E' in gioco il Dna stesso della sinistra e la sua amnesia. Efficiente nel convocare grandi manifestazioni ed eventi mediatici «per tutelare i già tutelati», nel mobilitare spesso un'area di consenso dove risiede un potere di conservazione, la sinistra è indifferente alle questioni sociali. Sociali non perché socialiste, ma perché interessano milioni di non tutelati nella nostra società. L'amnistia è la prima posta da Pannella, ma ne seguiranno altre: i Pacs, l'eutanasia, la ricerca scientifica, l'"agenda Giavazzi" per le liberalizzazioni e la lotta ai privilegi che comprimono la libertà e le opportunità dei non privilegiati. Se la sinistra non sa cominciare a battersi per i non tutelati, per gli esclusi, come può pensare al governo di risolvere le grandi questioni sociali?
Segnalo «Amnistia sconfitta necessaria», di Carlo Federico Grosso su La Stampa
3 comments:
la sinistra ? marcia.
(vabbè, è scontata ...)
mixumb
hmhmhm la tua lettera ed un editoriale di Diaconale mi spingono a qualche considerazione critica che vedrò di svolgere per lunedì.
Un abbraccio,
Tommaso
... quel Tommaso ero io, Inoz
http://inoz.ilcannocchiale.it
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