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Wednesday, July 12, 2006

Per gli avvocati più bravi e più giovani

L'avvocato Tom CruiseSi legge con piacere, non sempre sono d'accordo, e questa volta davvero no. Valentina Meliado sta con gli avvocati in rivolta.

Già con il principio secondo cui «ci sono categorie e categorie, e le liberalizzazioni sono sacrosante quando sono utili, non quando trasformano ogni aspetto della vita in un mercato globale» non ci siamo. Non conosco la sentenza della Corte europea a cui si riferisce e, semmai, l'Unione europea chiede esattamente l'opposto in termini di concorrenza.

L'elevato numero di avvocati in una città come Roma non garantisce di per sé la concorrenza, se nel contempo c'è un tariffario minimo. Non si capisce perché abolire le tariffe minime e consentire la pubblicità dovrebbe produrre «l'effetto di far scomparire gli studi legali medi e piccoli». I paginoni sui giornali se li compreranno i grossi studi, che continueranno a fare i loro affari, com'è ora. Però i piccoli e medi potranno crescere facendosi una clientela a prezzi più competitivi. Per i meritevoli varrà la miglior pubblicità: il passaparola. E non ci vedo nulla di male negli sconti tre per due e negli slogan da grande catena.

Ci sono categorie e categorie, e la mia svolge una funzione sociale troppo delicata dal punto di vista deontologico per rispondere a logiche di mercato, l'ordine è una tutela per l'utente. Ecco, questo è un ritornello o, meglio, un disco rotto, che ripete ciascuna categoria, la quale già oggi, guarda caso, è totalmente inadempiente rispetto alla sua ragione sociale, cioè incapace di garantire un livello minimo di professionalità. Per un semplice motivo. Perché l'alta professionalità non la garantisce una burocrazia, ma il mercato.

Un'obiezione importante, invece - l'aveva avanzata anche milton - riguarda la liquidazione delle spese legali disposte dai giudici. Questi, ci spiega milton, usano i tariffari minimi, ma spesso danneggiando il cliente, che si vede liquidare somme inferiori alle parcelle che è costretto a pagare al suo avvocato. Ebbene, partiamo dal fatto che già non è giusto com'è oggi. Non so se il decreto Bersani preveda qualcosa in merito, ma forse è l'occasione buona per porvi rimedio.

Per quanto riguarda l'indennizzo diretto, a me è capitato più spesso di essere raggirato da avvocati in combutta con le assicurazioni e non credo proprio che la nuova norma impedisca di aprire contenziosi con le assicurazioni. No, decisamente non è così.

Anche l'avversione alle «società di capitali» è ormai un'eco che si sente provenire solo dalla sinistra estrema. Se «la sensazione, tra i membri della categoria, è che si finisca come negli Stati Uniti», allora mi convinco ancora di più della bontà del pacchetto Bersani. A Valentina Meliado consiglio questo articolo uscito oggi su Il Foglio, che risponde a molte delle sue preoccupazioni. «E' chiaro che da questi provvedimenti gli avvocati più giovani e quelli più bravi hanno solo da guadagnare», chiarisce l'ecnomista Carlo Scarpa.

5 comments:

Anonymous said...

Gli avvocati giovani derogano già da tempo ai minimi tariffari a seguito di contrattazione con i clienti.
Sono pochi, specie nei piccoli centri, quelli che preferiscono recuperare coattivamente i denari dal cliente tarando le parcelle dagli ordini.
Nessuno scandalo nell'abolizione dei minimi; risibile però la compensazione di questa tutela corporativa con la possibilità di pubblicità, già prevista dal codice deontologico recentemente riformato, e di società interdisciplinari.
Solo chi detiene quote di mercato potrà giovarsene.
I giovani andranno a fare i salariati presso gli studi più grandi e ammanicati o si arrabatteranno all'americana salendo sulle ambulanze.
Il tutto per fare risparmiare qualche Euro alle imprese di Confindustria?

Studio Legale Fiorin said...

Ripeto: io che sono un avvocato che non e' giovane solo perche' e' bravo (in quanto ho 39 anni, eta' in cui sono giovani solo gli avvocati non bravi), ritengo che tutti questi bei discorsi sul fatto che il Bersani avvantaggerebbe il mercato e i giovani prova soltanto che il liberalismo e il mercato sono ormai degli "idola fori", paroline magiche che si buttano li' come soluzione a tutto senza nemmeno sapere cosa voglian dire.
L'equazione mercato + concorrenza = prezzi piu' bassi + opportunita' di lavoro, e' ottima finche' si tratta di beni o servizi standardizzati, ovvero tali per cui sono accettabili diverse gamme di qualita' che corrispondano a diversi prezzi.
Gli avvocati, specie quelli bravi, non vendono beni, ne' servizi standardizzati.
Dire che con la liberalizzazione il cittadino potra' scegliere un'offerta piu' ampia di avvocati a prezzi piu' competitivi, vuole dire che avra' piu' opportunita' di vedersi turlupinato o comunque danneggiato nei suoi diritti da una piu' amplia platea di avvocati scalzacani, bravissimi a non apparire come tali (che non e' poi cosi' difficile per uno studio legale).
Non e' che vendiamo mele o pere, che si vede se sono di scarsa qualita' ed e' legittimo che abbiano diversi prezzi; e quando hanno il baco dentro al limite si puo' rimediare cambiando fruttivendolo; qui si parla di diritti, quando eventualmente arrivi a cambiare l'avvocato i tuoi diritti - scusate il francesisimo - sono gia' stati ampiamente sputtanati.

Friedrich said...

Max, oggi invece gli avvocati scalzacani si vedono garantita una vita sicura e protetta dalle tariffe e dagli ordini...

Anche servisse solo a introdurre maggior concorrenza nella fascia degli avvocati scalzacani, questa liberalizzazione (se sarà solo l'inizio) è benvenuta.

Anonymous said...

Ti lamenti di essere stato "raggirato" da avvocati disonesti in "combutta" con le assicurazioni. Peccato che fino ad oggi con le assicurazioni valeva una sorta di patto di quota lite: per i sinistri piccoli e medi (diciamo fino ad un 15/20% di biologico) le assicurazioni ti davano a titolo di spese il 10% del liquidato al cliente.
Allora vogliamo generalizzare questo sistema sbagliato contro cui è insorto l'indennizzo diretto?
etienne64.splinder.com

Anonymous said...

Condivido quel che dice Rivarol.
L'esperienza insegna che tanto più un avvocato è commercialmente abile ad acchiappare clienti tanto più è una schiappa in aula.
etienne64.splinder.com