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Wednesday, October 26, 2005

Bush di passaggio (uragano forza 3)

Un Bush a tutto campo ad Al Arabiya ha approfittato per destabilizzare ancora un po' il mondo arabo con questa intervista a 360° su tutti capitoli aperti in Medio Oriente. Nulla di nuovo, se non che riguardo la Siria si mostra molto più interessato all'opinione pubblica che non a quella dei governi. Vuole un processo serio e corretto contro i siriani colpevoli dell'assassinio del premier libanese Hariri, lo vuole sotto controllo internazionale e trasmesso da tutte le tv. Vuole che sia innanzitutto l'opinione pubblica araba a isolare la Siria. E' una buona strategia comunicativa.
«There's always a temptation, in the middle of a long struggle, to seek the quiet life, to escape the duties and problems of the world, to hope the enemy grows weary of fanaticism and tired of murder. That would be a pleasant world - but it isn't the world in which we live. The enemy is never tired, never sated, never content with yesterday's brutality. This enemy considers every retreat of the civilized world as an invitation to greater violence. In Iraq, there is no peace without victory - and we will keep our nerve and we will win victory».
Tratto dal discorso di ieri alle mogli degli ufficiali.

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