A soli 39 anni leader dei Tory. Appena eletto, David Cameron, un ragazzotto dalla faccia tosta, promette un «modern, compassionate Conservative Party», un partito conservatore «più attento alla giustizia sociale ed economica». Fa parte della "sinistra" del partito e subito riformula il famoso motto liberista della Thatcher in senso più social-friendly: «There is such a thing as society, it's just not the same thing as the state».
Il ragazzo è furbo, attacca Brown e non Blair, e non ha tutti i torti: non riesce a liberarsi del suo passato, fa crescere le tasse e la regolamentazione, ritardando le riforme. La sensazione è che ne vedremo delle belle. Il bello della politica britannica è che sia i conservatori sia i laburisti fanno a gara a chi è più modernizzatore. E spesso ci riescono bene. Cameron da una parte sembra essere un conservatore vecchio stile, dicono pre-thatcheriano, dall'altra è ottimista e in sintonia con la nuova società multiculturale e il mondo giovanile, che difende: se i ragazzi qualche volta fanno baldoria è solo perché vogliono divertirsi, non sono dei fannulloni.
In Italia ancora non abbiamo fatto in tempo a liberarci dei nonni Prodi e Berlusconi che già sono diventati vecchi i cinquantenni Veltroni e Rutelli.
Per Il Foglio, Cameron è «il frutto del successo di Blair, riformatore chiama riformatore, rivoluzione chiama rivoluzione».
5 comments:
giusto
F.N.
Vi informo che la corrente clericofascista e illiberale di TV, Robinik e Co., ha iniziato a censurare chi li critica o non la pensa come loro.
Caro "pannelliano", ti avverto che se entro qualche ora non fornirai cirostanze precise di quanto affermi, uscendo dall'anonimato, sarò costretto a cancellarti questo commento.
Jim... cosa vuoi fare... sta spammando mezza Tocque-Ville :D
Ciao!
... Dimenticavo...
Da me ha spammato molto...
Io sono più a rischio di te...
Tu devi approvare i commenti perchè compaiano sul Blog...
Ma io ho scoperto chi è il ragazzo.
Può darsi che abbia molto da divertirmi ;)
Ti dico solo che posta da Roma ;)
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