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Wednesday, July 05, 2006

Tutte le volte che possiamo...

... dobbiamo agire per liberare i popoli oppressi da chi li opprime. E' il compito di una sinistra "di governo", liberale e antitotalitaria, l'abolizione della tirannia. E' il senso dell'intervento di John Lloyd, tra i promotori dello Euston Manifesto, su la Repubblica di ieri.

Dobbiamo abituarci a pensare il mondo come un «unico spazio politico». E' questa la sfida politica della globalizzazione. In un mondo dove eserciti e deterrenza nucleare non ci mettono al riparo dalla violenza di chi vuole distruggere la democrazia e il nostro modo di vita, ogni singolo Stato fallito, ogni regione dove democrazia e diritti vengono conculcati, rappresenta per noi un potenziale pericolo.

Non bastano più le capacità diplomatiche, ma occorre «un ragionamento di principio», un principio che «unisce, o può unire, i democratici di tutte le opinioni». Adesso, scrive Lloyd, è «il turno della sinistra italiana di avvertire tutta la pressione di un nuovo tipo di globalizzazione, la globalizzazione della politica, degli ideali e delle decisioni da prendere sulla guerra e sulla pace».

«Laddove è possibile i tiranni debbono essere destituiti». Ciò non significa, ovviamente, guerra permanente, ma «prima di tutto, solidarietà e una più attiva promozione di campagne e pressioni su quei governi che palesemente rappresentano un pericolo per le loro popolazioni».

Una sinistra democratica è tale se sa portare dinanzi all'elettorato le importanti problematiche del mondo, invece di nasconderle per meglio gestire il consenso che le permette di restare al potere. E oggi, per Lloyd, occorre far capire che «con l'Islam radicale ci troviamo di fronte a un movimento che è più simile al fascismo di qualsiasi altro mai visto dall'ultima guerra a oggi». Mira a «distruggere la democrazia o contrastarne l'affermazione, a sostituirle la legge islamica dello stigma, che vorrebbe subordinare il singolo allo Stato e lo Stato alla parola di un Profeta le cui frasi sono interpretate in modo tale da negare i diritti delle donne, da considerare nemici i non musulmani e da legittimare l'omicidio e la mutilazione allorché sono praticati da quanti si definiscono giusti».

«Le tradizioni della sinistra democratica sono quelle della tolleranza, dell'eguaglianza e della giustizia. Non possono essere limitate a un solo paese. Devono invece diventare il diritto di tutti, acquisito alla nascita. Una delle ragioni per le quali la sinistra aspira al potere di governo è eliminare l'oppressione tutte le volte che può farlo».

10 comments:

Anonymous said...

A proposito di destra e sinistra e di dove debbano posizionarsi i liberali e coloro che hanno a cuore la libertà. Che ci dici del fossato che si sta creando tra Italia e Usa? Quel "10% di disaccordo" di cui parla Spogli. Vedo campeggiare una mano stars and stripes che afferra una rosa. Al di là dell'assurdo politico-filosofico, oltre che metaforico di quella immagine, è l'assurdo del raffronto con la sostanza delle cose politiche di questo governo, a spingermi a chiederti: evviva le simil-liberalizzazioni (che nel grosso non ci sono) del decreto Bersani, evviva la liberalissima class action, evviva gli inasprimenti delle sanzioni dell'Antitrust (davvero liberale!), ma la politica estera? L'atlantismo? Le missioni militari nel mondo? La lotta al terrorismo?

La politica si fa con le azioni, non con i manifesti. Per quelli c'è Euston oggi, come ieri c'era Marx. C'era Spinelli ieri, come oggi Capezzone.

E allora: esaltiamoci pure per la messinscena di Bersani, che nel frattempo, in realtà, tra politica estera, difesa e sicurezza, si assiste alla peggior prova governativa da 60 anni a questa parte.

Anonymous said...

Oscar Giannino, oggi:

"C'è ben altro, per cui scaldarsi: penso per esempio ai commi 4 e 5 dell'articolo 38 del decreto legge varato venerdì scorso, secondo i quali ogni banca o intermediario finanziario dovrà rendicontare elettronicamente all'Anagrafe tributaria ogni nostro minimo movimento di denari, tutto tranne i bollettini postali inferiori ai 1.500 euro. E' il Grande Fratello orwelliano che precede la patrimoniale secca, il sogno da sempre dell'egualitarismo comunista. Mi fa molto più paura quell'incubo, che la norma manifesto sui tassisti che nessun sindaco attuerà".

La ricreazione "liberale" è finita. Si torna alla triste realtà della sinistra di sempre: tasse, tasse, tasse. Complimenti a Capezzone. Il liberalismo pour parler.

JimMomo said...

A parte che ho letto l'articolo di Giannino e lo condivido, e che tra le misure del pacchetto Bersani quella sui taxi è per forza tra le meno rilevanti, visto che il più spetta ai comuni, ma poi, perché ti scaldi tanto?

Qui non ci si esalta affatto e non si ragiona per "fasci"! Si ragiona, o si tenta di farlo, e basta. Ti risulta che io sostenga la politica estera di D'Alema? Hai letto oggi il mio articolo su L'Opinione? Sono stato tra i primi blog ad affrontare il problema giuridico della lotta al terrorismo.

E qui non si è mai neanche detto che le liberalizzazioni di Bersani erano cosa acquisita. La prima cosa che ho detto è che sarebbe servita innanzitutto una fermezza "thatcheriana" per difenderle dall'assalto delle categorie.

Ti rivolgi a me come se fossi una specie di portavoce governativo, che devo rispondere - a te - delle cazzate che fa il governo.

I tuoi toni mi hanno francamente stufato.

Anonymous said...

Scaldato? :))

Prendo atto che rimarcare le profonde contraddizioni sottaciute delle posizioni da te avanzate significa "scaldarsi".

Prendo anche atto che ti sei "stufato" dei miei toni. Che sono pacati. Forse è dei contenuti di ciò che ho rilevato, che ti sei stufato.

Lo posso comprendere. D'altronde, in concreto, una risposta non l'ho ricevuta. ;)

Constato che non appena qualcuno mette il dito nella "piaga" delle contraddizioni radicali, ti inalberi. Il problema è che ti inalberi quasi sempre. Perché di piaghe ce ne sono a decine. :))

Insomma, mettici il sottotitolo al blog: vietato controbattere le tesi "giuste" del titolare. E' così semplice, che ci eviteremmo la fatica e il piacere di leggerti.

JimMomo said...

Figliolo, il punto è che non hai evidenziato alcuna contraddizione. Hai chiamato me a rispondere di politiche che, com'è noto per chi legge questo blog, non ho mai condiviso.

Ripeto, se ce l'hai con la politica estera di questo governo, con la stangata fiscale, con le inchieste contro l'antiterrorismo anziché contro il terrorismo, stai sbagliando interlocutore, perché io la penso come te.

Riconoscere ciò che c'è di buono nelle liberalizzazioni presenti nel pacchetto Bersani, e che il passato governo non ha fatto, non è in contraddizione con tutto il resto.

Anonymous said...

Benissimo, siamo tornati ai contenuti. Meno male. :)

Ora, dici bene sul nocciolo di liberalizzazioni - anche se parziali e non del tutto vere - del decreto Bersani. Ma siccome all'indomani dello stesso decreto sei partito in quarta tirando fuori addirittura la questione del posizionamento dei liberali a destra (l'hai fatto tu, con un tuo post, sul tuo blog: non scaricare sui visitatori le responsabilità che si presume siano del titolare), sostenendo che con tal decreto si cominciava a dimostrare dove fossero e quanti fossero i "nemici" (più in casa che fuori, dicevi), è significativo il fatto che per un granello di liberalismo - sempre che si arrivi in porto e lo si custodisca davvero - scrivi post tesi a dimostrare la fine dei liberali a destra, la bontà immensa delle scelte dei radicali, la dimostrazione dell'efficacia impareggiabile del presidente della commissione attività produttive della Camera, Capezzone, etc. etc.

Facile. Ignori tutto il resto. E quando dico tutto il resto, intendo: politica estera, sicurezza, difesa, fisco, libertà economica (vedi citazione Giannino), etc. etc.

Allora: per un granello di sabbia liberale, siamo alla dimostrazione dell'efficacia dei radicali. E per la restante spiaggia di Ipanema, a cosa siamo?

Ecco la contraddizione, che taci. Talmente grande, che, appunto, al visitatore raziocinante viene quindi voglia, ogni santo giorno - perché ogni santo giorno c'è un provvedimento o una scelta che smonta il castellino che ci hai presentato - di ricordarti che ogni 50mila decisioni, 1 ci e ti piace, le altre 49mila499 no.

Visto che il titolare di questo blog non scrive, in quelle 49mila499 volte in cui dovrebbe, per onestà intellettuale, quanto segue: la scelta migliore è dall'altra parte.

Tutto qui. Troppo razionale? :)


ps: tutto questo per dire - casomai non si fosse ancora intuito - che il post una tantum in cui battezzi solennemente l'inevitabilità del liberalismo italiano a sinistra, non sta né in cielo né in terra. Almeno, i numeri, i fatti - che sono ciò di cui mi cibo - dicono questo.

JimMomo said...

La reazione al pacchetto Bersani è un'altra conferma che non tanto e non solo nei diritti civili si vede l'involuzione antiliberale del centrodestra, ma anche in economia.

Non solo nei fatti, con 5 anni di governo in cui di liberale c'è stato ben poco. La riforma Biagi, per esempio, a cospetto però di una politica economica che non solo io definisco "socialista" per i suoi livelli di spesa pubblica.

Involuzione sottovalutata da tanti, troppi. E in troppi hanno preferito farsi cullare comodamente dall'illusione del '94, senza saper guardare oltre lisi schemi ideologici.

Questo non significa che la sinistra sia liberale, tutt'altro, anche se quello di Bersani è un buon segnale, e che non vi siano liberali nel centrodestra. E' solo che mi sembrano sempre più flebili le loro voci.

Invece di fare "branco", e attaccare Bersani anche dov'è inattaccabile, dovrebbero capire che solo loro possono riformare il centrodestra.

Non sarà razionale, ma ragionevole quanto meno.

Riguardo i tuoi interventi, mi scoccia infinitamente che, pur essendo un ragazzo intelligente e studioso, continui a deformare ciò che dico, attribuendomi posizioni che non ho mai avuto e ora anche di aver sostenuto addirittura "l'inevitabilità del liberalismo italiano a sinistra". Ma quando mai?

Questo, di attribuire ad altri cose che non hanno detto per farli apparire stupidi, è un modo sleale di confrontarsi.

Considera chiuso il confronto per oggi, che ho altro da fare.

Anonymous said...

Game Set Match. :)

JimMomo said...

Questa cosa che ti assegni da solo la "vittoria" (poi cosa è in palio non lo so) fa un po' ridere.
;-)

Anonymous said...

Nessuna vittoria, stai tranquillo.

E' un modo per dire che la discussione è troncata.

A far ridere - e non poco - sono i complessi da sconfitta. Ma su questi non saprei come aiutarti. ;)