«Chi negherebbe mai che un ammasso informe di placenta, o un embrione senza testa, faccia, cuore e arti, o ancora un feto senza cervello, siano vita? Certo che lo sono, ma sono persona? Via, nemmeno la Chiesa consiglia di battezzare queste forme di vita per strapparle al ghiaccio silenzioso del Limbo. Se è per questo, non consiglia neppure di battezzare gli embrioni in via di espulsione nei casi di aborto spontaneo, per quanto possano essere possibilità e potenza di umano, giunte in uno. Ci sia concesso un poco di amabile confidenza: professor Pera, lei sbaglia, l'embrione non è persona fin dal concepimento.
(...)
dire "l'embrione è persona", intendendo per embrione un'ovocellula fecondata, e dire che la donna è un "veicolo di vita", se anche lei così sostiene, significa far fuori la legge 194, vietare la spirale, battezzare tutti i flussi mestruali. Sì, perché l'aborto in natura è più frequente di ciò che pensa lei. Per farne tre perfetti come lei, Ferrara e Ratzinger, la natura ne spreca almeno il doppio, venuti peggio. Guardi che gliel'assicuro: l'ho studiato mentre lei studiava Popper».
Monday, January 24, 2005
La miglior risposta a Pera
E' quella di Luigi Castaldi, sull'Indipendente.
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment