Come spiegare il dietrofront dell'amministrazione Bush, che ha deciso di sciogliere la sua terza Coalition of Willings in due anni, consegnando all'Onu la gestione delle ingenti somme per il soccorso e la ricostruzione delle zone del sud-est asiatico colpite dallo tsunami? Per Powell il gruppo aveva lo scopo di fungere da "catalizzatore" per uno sforzo internazionale e quindi, una volta concretizzatolo, non ha più ragione di sussistere.
Che l'Onu veniva "spazzata via" anche da uno dei compiti che aveva saputo svolgere meglio mi era parso chiaro fin dalle prime dichiarazioni, con le quali si annunciava il terzo degli sforzi multilaterali extra-Onu messi in atto dagli Usa, volti a superare la doppia inefficienza del Palazzo di vetro, a garantire da un lato la sicurezza e la pace nella libertà e nei diritti, dall'altro il soccorso umanitario senza sprechi e corruzione.
Resta da capire perché gli Stati Uniti abbiano rinunciato a ridurre ulteriormente il raggio d'azione dell'Onu, sottoponendo le popolazioni bisognose ad un alto rischio di corruzione e sprechi. Possibile che Bush consegni nelle mani di Annan altri milioni di dollari? Se fosse, quello tra Usa e Onu, un accordo di facciata come quello sull'Iraq?
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