Diciamoci le cose come stanno. Una qualsiasi risoluzione seria del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sulla Siria verrebbe stoppata da Mosca e Pechino. Dopo ben due rapporti ufficiali dell'Onu che in modo dettagliato puntano seriamente l'indice sulla Siria descrivendo un regime tecnicamente criminale, l'iniziativa diplomatica dovrebbe essere presa in mano dai paesi democratici, almeno con quelli che ci stanno (visto che la Francia ha sempre qualche mal di pancia e bastone fra le ruote pronto), rivendicando la necessità di un'azione volta al rispetto dei diritti e della democrazia nel mondo arabo.
Non commettere l'errore fatto con Saddam. Cioè di perdersi nelle tecnicalità astruse delle violazioni giuridiche. Ma puntare all'isolamento del regime di Assad sul piano morale e politico innanzitutto di fronte alle opinioni pubbliche arabe, poi a quelle europee, rendendo così più costoso in termini di popolarità agli altri membri del Consiglio di Sicurezza e ai governi arabi rifiutare un approccio serio nei confronti della dittatura siriana.
Negli stessi termini andrebbe affrontato il ben più corposo dossier iraniano. Non c'è da illudersi sulle minacce di ieri contro Israele. Non parliamo per favore di inesperienza del nuovo presidente. Gli iraniani queste cose le hanno sempre dette, ma di questi tempi, ed è uno degli effetti positivi della nuova politica estera Usa, siamo noi a essere più sensibili. Nell'uno e nell'altro caso Stati Uniti ed Europa dovrebbero insieme abbracciare pubblicamente l'obiettivo del regime change e perseguirlo in concreto con la denuncia dei regimi, la loro destabilizzazione agendo sulle opinioni pubbliche, e offrendo supporto alle opposizioni democratiche.
Le reazioni degli Stati Uniti, e in questo caso dell'Unione europea, con le dichiarazioni della presidenza Blair («Se Teheran prosegue così, la gente finirà per chiedere quando ci decidiamo a fare qualcosa»), di Chirac, di Fini («sconvolto e indignato») e Berlusconi per l'Italia, per fortuna vanno in questa direzione. Legittimo che Sharon chieda che l'Iran sia sbattuto fuori dall'Onu.
2 comments:
Il punto è: chi sorprende questo comportamento di Ahmadinejad?
Mi chiedo cosà farebbero certi "personaggi" avendo a disposizione tecnologia nucleare.
E qualche stato europeo è pure disposto a fornire questa teconologia a esaltati di tale stampo!!!!!
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