Un libro che va alla radice del declino dell'Italia. "Lobby d'Italia", di Francesco Giavazzi. Un «elogio del capitalismo concorrenziale», come «indicazione pragmatica del sistema migliore per produrre benessere e insieme distribuirlo». I privilegi sono dei «tappi» e le lobby «le forme organizzate che i padroni dei tappi si sono dati per perpetuare lo status quo». La ricetta sta nell'«adrenalina della concorrenza», non nel dirigismo statale che tenta invano piani improbabili e tardivi sui settori decotti o presunti strategici.
Unico appunto. Lobbismo come concorrenza trasparente di interessi legittimi è una cosa, e non del tutto negativa. Parlerei piuttosto di corporazioni, che sono ben un'altra cosa.
Il consiglio alla lettura è inevitabilmente bipartisan.
1 comment:
ancora una volta la lobby delle assicurazioni ha fatto saltare il decreto legislativo (da attuare dal 2000) sul Trattamento di fine rapporto.
L'iter del provvedimento va avanti da tre anni ...
www.uncas.splinder.com
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