«No, generalmente mi sembra una intenzione molto più generale, non proprio contro il cristianesimo».
«Dietro gli attacchi di Londra non c'è un conflitto di civiltà ma solo piccoli gruppi di fanatici».
Dopo averli definiti anti-cristiani commentando a caldo gli attentati di Londra del 7 luglio, ma il termine sparisce in fretta dai comunicati, Papa Benedetto XVI in questi giorni sta ripetendo in ogni solfa che non si tratta di una guerra di civiltà, che gli atti terroristici non sono contro il cristianesimo.
La sua ansia di chiarire questi concetti è evidentemente dovuta all'esigenza di smarcarsi da posizioni che stanno prendendo piede in quel mondo cattolico e fra gli atei devoti che vorrebbero cavalcare politicamente la presunta guerra di civiltà coniugandola alle battaglie culturali. Gli "smarcati" che fino a oggi hanno vantato la propria sintonia con il Pontefice sulla difesa dell'occidente, i Ferrara, i Pera, e tutti i teocon all'amatriciana che vanno alla guera-de-civiltà con lo scolapasta in testa brandendo il mestolo, dovrebbero riflettere attentamente: il Santo Padre sta riprendendo il controllo della sua sottana. Il carattere universalistico della missione della Chiesa contrasta con la visione di una guerra di civiltà.
Anche secondo Oscar Giannino, il Papato di Ratzinger non vestirà l'armatura della guerra di civiltà, proprio per la natura universalistica della missione della Chiesa pienamente ribadita, anzi accentuata, dalla politica degli ultimi decenni.
Chi legge JimMomo sa che non ho dubbi circa il fatto che quella dichiarata dagli islamo-fascisti sia una guerra a tutti gli effetti, seppure di natura non convenzionale e con elementi di novità assoluta rispetto alla nozione di guerra così come la conosciamo dal recente passato. Ma non è una guerra di civiltà, è una guerra trasversale alle civiltà.
Dal punto di vista ideologico, un nuovo capitolo delle guerre del '900, della vecchia guerra che contrappone la libertà, come valore universale storicamente riconoscibile in tutte le culture, ai suoi nemici, portatori di un'utopia politica volta a purificare l'umanità attraverso la tirannia e lo sterminio. Dopo la sconfitta delle ideologie del '900, fondate sulla volontà di dominio di una nazione, di una razza, e di una classe, ci mancava la quarta: un'ideologia politica fondata sulla volontà di dominio di una religione. Se di ideologia politica si tratta, anche i fallimenti dei nostri modelli di integrazione e di multiculturalismo risultano ridimensionati come cause del terrorismo.
Un piano strategico così riassunto da Gu. Ve. per Notizie Radicali:
«Viene prefigurata e agognata l'unificazione di tutte le terre dell'Islam, un nuovo califfato dall'Atlantico all'Indonesia, retto da un'interpretazione rigida della legge cranica e proiettato in una costante guerra santa contro l'Occidente giudeo-cristiano: per vendicare la caduta di Costantinopoli, e riconquistare le terre "perdute" come la Spagna, la Grecia e l'Italia meridionale. Il tutto passando per il rovesciamento degli attuali governi arabo-musulmani cosiddetti moderati, la distruzione di Israele, e l'espulsione di "ebrei e crociati"».E così da Carlo Pelanda per Il Foglio:
«Il piano originario di Al Qaida, avviato nel 1993, era quello di riunire l'Islam in unico califfato, consolidarlo come potenza globale e poi procedere gradualmente per l'islamizzazione del pianeta. Tre direttrici di attacco: 1) dimostrare agli Usa che il prezzo per difendere i regimi islamici moderati è insostenibile; 2) predisporre rivoluzioni fondamentaliste nei Paesi islamici; 3) impiantare cellule in tutte le nazioni. Si tratta di una guerra evolutiva di penetrazione - questa la novità e non l'uso del terrorismo - senza tempi e modi predeterminati, adattiva. Il ricorso al terrorismo serve ad eccitare i militanti per aumentarli. E a rendersi credibili nei confronti dei minacciati per poi ricattarli».Dunque, definendo gli attentati «atti irrazionali», «insensati», Ratzinger mostra anche una carenza di aggettivi paragonabile solo a quella del presidente Ciampi.
Finora, a dire chiaro e tondo che il Papa «sbaglia», oltre all'atea devota Fallaci, alla quale riconosciamo almeno il merito di dire schiettamente la sua senza cercare sponde e crismi vaticani, è solo Don Baget Bozzo:
«Come religione l'Islam non ammette il dialogo e il Dio del Corano non è il Dio della Bibbia: sono possibili mediazioni politiche con gli Stati musulmani, ma la via del dialogo tra credenti è una via preclusa. Siamo all'inizio della guerra santa dichiarata al cristianesimo: il dialogo è un'invenzione cristiana che gli islamici non accettano... Purtroppo, gran parte del clero ha ormai abdicato davanti ad una fede forte come quella musulmana, e anche il tema della difesa dell'identità cristiana posto da Ratzinger è tardivo ed inefficace in un corpo debole come quello della Chiesa, che non protegge più la sua fede: non riconoscendo il nemico, ne diventeremo vittime».
10 comments:
Abbiamo selezionato il tuo post per Tocque-Radio di oggi.
Grazie!
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Fa piacere vedere che Tocque-Radio non perde occasione per attaccare il Papa....
Siamo in una bote de feroooo :(
Jim... tutto condivisibile. Ma non credi che questa sia una polemica montata ad hoc?
Non ti ricorda quello che fanno proseliti per il brasiliano ucciso a Londra per mascerare il loro essere anti-qualcosa?
Io da Ateo ascolto molto volentieri questo nuovo Papa (molto più del telegenico GPII) e credo che sia uno dei pochi che riescono a chiamare le cose con il loro nome.
Non vedo un torto ad Israele nel suo discorso (al massimo una dimenticanza). Se dovessimo ragionare così ce ne sono di popoli/culture non citati...
Che tristezza :(
Credo sia chiaro ormai per chi mi legge che io ritengo questa una guerra, ma non una guerra di civiltà.
Mi pareva importante sottolineare che il Papa sta facendo di tutto - giustamente - per distanziarsi (su questo) dai Ferrara, i Pera e i Calderoli.
Sulla dimenticanza di Israele è stata, appunto una dimenticanza, ne sono certo, ma ugualmente grave ed è comprensibile e per nulla esagerata la reazione di Sharon, eccheccazzo, poveracci, dico io. Il caso finisce qui, andava solo menzionato.
ciao
Ok Allora è chiarito.
Il mio timore è che ogni scusa sia buona per attacarlo (da Harry Potter in su).
Poi Israele ha ragione ad offendersi ma al di la delle giustisime richieste e delle giustissime aperture lo chiedono alla persona sbagliata. Ribadisco poi che dalla lista del Papa ne mancano molti altri e nessuno ha detto nulla. Non rischiamo che la giustissima e Sacrosanta difesa di Israele (nel mio Blog sventolano la loro bandiera e le loro ragioni) diventi un preconceto per il quale qualsiasi dimenticanza nei loro confronti o qualsiasi volta ci si permette di parlare di loro siano sufficienti ad alzare lo scandalo.
P.S: Sono sicuro che Ratzy darà moltissime soddisfazioni ad Israele.
Lui sarà per l'integralismo islamico quello che GPII è stato per il Comunismo.
P.P.S. Se il commento è disconnesso è perchè l'ho fatto a puntate (sto lavorando :P)
Ciao!
Beh, una "dimenticanza" il fatto che negli ultimi anni alcune centinaia di uomini, donne, bambini israeliani siano stati uccisi dal terrorismo palestinese...Ma forse è come dice Navarro Valls, il papa si riferiva solo agli episodi terroristici più recenti. Pero', Robinik, non mi è chiaro cosa intendi quando dici che questo papa sarà per l'integralismo islamico quello che Giovanni Paolo II è stato per il comunismo. Temo che se usasse gli stessi termini, provocherebbe qualcosa di ben peggiore di una guerra di civiltà...Per il resto, anche a me (agnostico, ma non ateo) Ratzinger affascina, credo che la sua preparazione teologica e filosofica saranno utili e necessarie in un futuro molto prossimo.
In realtà, temo, le ragioni siano strategiche e questo stride con l'annunciato progetto di rilancio ecumenico (cattolicesimo + protestantesimo + chiesa ortodossa = Europa + Usa + Russia). Non è buon senso: bolle qualcosa in Curia, ci sarà una resa dei conti.
Pardon, dimenticavo di firmare.
L.C.
Infatti non è chiaro se questi episodi sono provocati dalla Curia e frenati dal Papa o è il Papa che li provoca e la Curia lo frena. Comunque c'è molta confusione e un'ala "guerra di civiltà" in Vaticano è presente, più o meno con le argomentazioni di Baget Bozzo.
Sorella Giuseppa Ratzinger non smette di attirare fedelissime incallite, come ben si vede dai sorprendenti commenti di questi lettori (robinik chi è, l'amichetto di batman?????)
Così come del resto sorella Gianna Badget, terrorizzata dai mostruosi narghilè medio orientali che le fumano sempre più vicino al culetto...
per il resto, che dire, supportiamo con tutte le nostre forze il povero brasiliano ucciso dai nuovi kriminali da strapazzo in bombetta, ricordiamo il pedissequo terrorismo di Israele nei confronti dei palestinesi, non smettiamo di affermare con altrettanto vigore che Bush Blair e Berlusconi e vari kristiani sparsi per il povero pianeta sono gli unici artefici di questa Strategia della Tensione globale. Bombaroli da un lato (grazie agli amichetti kamikaze wahabiti di casa saudita), e repressori dall'altro. Il loro progetto è chiaro, terrorizzare la gente, dominarla con la paura, imporre la volontà unica del nuovo fascismo globalizzatore e omologante.
Che il Signore protegga la sottana di Ratzinger e non la faccia mai svolazzare, dovesse venirme fuori qualche uccel di bosco, dagli occhioni incantanti, come quelli del suo segretario particolare.
adriano.
Sabato sera, a Roma, cena radical-socialista.
Offro pane e cicoria per tutti e per secondo... Inclemente Mastella arrosto!
Panther
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