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Tuesday, July 12, 2005

Prodi Unfit to Govern

Ciascuno ha quello che si merita

Ai britannici lo statista.
«Non saremo sconfitti, verremo fuori con i nostri valori, il nostro modo di vita, la nostra tolleranza integri... Li perseguiremo ovunque, dovunque si trovino, e non avremo riposo finché non saranno identificati e, se umanamente possibile, consegnati alla giustizia».
Tony Blair, Camera dei Comuni.

Agli italiani Don Abbondio.
«Non è un problema il voto sul rifinanziamento della missione in Iraq: abbiamo già votato varie volte per il no, non dobbiamo tornarci sopra... Il nostro no deriva da una constatazione molto semplice, non siamo stati noi ad appiccare l'incendio, a mettere il paese in situazioni così complicate».
Romano Prodi, candidato premier del centrosinistra per le elezioni politiche del 2006.

Non ha mai sentito un'affermazione simile neanche dall'antiamericano Chirac. Affidare il governo del paese a un personaggio così, il cui unico contributo contro il terrorismo è una seduta spiritica, è suicida. E' il prototipo dell'Italietta furbesca del "se ce la giochiamo bene... forse la sfanghiamo", del "non ci conviene essere leali, perché tanto un qualche trattamento di favore lo strappiamo", che crede di poterne restare fuori giocando una personale partita fatta di distinguo, piccole ambiguità e impercettibili scarti politici rispetto ai suoi alleati.

A Prodi risponde l'editoriale del Riformista di oggi:
«Quello che però l'opinione pubblica vorrebbe sapere dal centrosinistra non è chi ha appiccato l'incendio, ma come si può spegnerlo... Abbiamo capito che il centrosinistra è contro le leggi speciali, ma quali leggi normali propone contro il terrorismo? L'esito unitario non deve essere tarato sull'esigenza di restare uniti del centrosinistra, ma sull'esigenza di dare una politica credibile al paese».
Agli americani lo sceriffo.
«I terroristi credono che le democrazie del mondo siano deboli e che uccidendo civili innocenti possano piegare la nostra volontà. Si sbagliano. L'America non si ritirerà davanti ai terroristi e agli assassini e non si ritirerà il mondo libero. Continueremo a combattere il nostro nemico e lo faremo finchè questo nemico non sarà stato sconfitto... il proposito dei terroristi è di rimodellare il Medio Oriente alla loro cupa immagine di tirannia ed oppressione rovesciando governi, esportando il terrore, obbligando le nazioni libere a battere in ritirata... Il modo migliore per difendersi è quello di restare all'offensiva: continueremo a dare la caccia ai terroristi finchè non avranno più un posto dove nascondersi... Come avvenne in Europa negli anni del nazismo, anche oggi le ideologie odiose saranno sconfitte dalla forza della democrazia e della libertà. I londinesi che hanno resistito alle bombe naziste adesso non si arrenderanno a questi assassini. E noi saremo al loro fianco... La luce della libertà farà indietreggiare le tenebre del terrore. I terroristi possono vincere solo se ci lasciamo prendere la mano e questo non avverrà fino a che io sarò comandante in capo. Noi e i nostri alleati opereremo con decisione per la libertà fino a che questa non vincerà».
George W. Bush, all'accademia dell'FBI.

7 comments:

Anonymous said...

No ti prego le parole di prodi no!!!!!!!!!!!!

Un saluto
Inoz

Anonymous said...

Permettimi per una volta di far uso di indignazione e moralismo, che di solito non mi appartengono: ROMANO PRODI E' UNA VERGOGNA PER QUESTO PAESE.

Anonymous said...

Si Masor
Si Masor
Si Masor

Unica soluzione alternativa:
Affidiamo a Prodi tutti i loro beni e gli affibiamo(a spese nostre) Cgil Cisl e Uil per 15 anni.

Anonymous said...

don abbondio è stupenda...

Anonymous said...

Io ho scritto che Prodi ha detto qelle parole VERGOGNOSE in ottica-primarie. E' una provocazione, ma ovemai fosse vero capiremmo dove potrebbe portarci questa sinistra. Io sono con lo sceriffo. Spero che il termine non sia adoperato in termini negativi od ambigui... GM

Anonymous said...

watch the moon, please!

Anonymous said...

Condivido. Noi abbiamo Prodi e loro Blair, e la spiegazione l'ho scritta qua.

http://tucidide.blogspirit.com/archive/2005/07/11/quella-splendida-cultura-politica-inglese.html

ciao