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Sunday, July 02, 2006

Liberalizzazioni. Il centrodestra sbanda

Avanza il "girotondismo" a destra

Mentre Prodi annuncia «altre liberalizzazioni», il centrodestra reagisce in ordine sparso al sorpresone Bersani, per lo più arrampicandosi sugli specchi, evidenziando ancora una volta il suo volto più retrivo e illiberale. Storace, La Russa e Castelli, e non ci stupiscono, la buttano in propaganda, ma neanche Forza Italia è da meno, con i "socialisti" Bondi e Cicchitto. La tesi è che vengano colpite "solo" alcune categorie, guarda caso vicine al centrodestra.

E' piuttosto vero il contrario, cioè che le categorie più solidamente "di sinistra" - i giornalisti, i magistrati, i sindacati, gli impiegati pubblici - vengono risparmiate, o comunque per esse vale l'inviolabile principio della concertazione. Ma occorre evitare del "benaltrismo", anche perché non bisogna far finta che le categorie toccate dalle liberalizzazioni siano solo tassisti e farmacisti. Ci sono anche altri professionisti, la cui collocazione politico-ideologica è molto meno netta di quanto si possa immaginare, assicurazioni, banche, società miste o partecipate dei servizi pubblici locali.

Inoltre, alcune misure vanno a vantaggio anche delle imprese e del commercio. Vengono abolite le commissioni comunali e provinciali per aprire esercizi commerciali, aboliti i vincoli per aprire panifici, le restrizioni su saldi e promozioni, il divieto per i professionisti di farsi pubblicità, e gli assicuratori diventano "broker" di polizze.

E poi, attenzione. Non è vero, in generale, che le liberalizzazioni "colpiscono" le categorie. I tariffari minimi, per esempio, proteggono illegittimamente gli studi professionali già avviati, indipendentemente dal loro valore di mercato, rispetto a quei nuovi laureati che lavorando a prezzi più competitivi vogliano crearsi una loro clientela. Allora, più che colpire "la" categoria, le liberalizzazioni colpiscono i "privilegiati" di quella categoria, aprendola invece a chi vorrebbe entrarci.

Solo da Benedetto Della Vedova e Marco Follini, tra l'altro firmatario del manifesto-appello di Capezzone, commenti costruttivi al pacchetto Bersani. Follini ritiene che «l'opposizione debba sfidare la maggioranza sulla trincea di liberalizzazioni più incisive e non invece dalla postazione di difesa degli interessi corporativi. Tra noi e loro la sfida dovrà essere sul terreno della concorrenza».

Il ragionamento che pare prevalere, per cui quanto di condivisibile e utile c'è nel pacchetto Bersani non si debba comunque riconoscere e anzi lo si debba attaccare per partito preso, si commenta da solo: girotondismo di destra.

E al centrodestra arriva la strigliata di Angelo Panebianco, sul Corriere di oggi: «È, all'apparenza, un Paese bizzarro quello in cui si deve attendere un governo di sinistra, nel quale abbondano gli statalisti incalliti per i quali concorrenza, mercato, liberalizzazioni sono bruttissime parole, per ottenere un forte segnale a favore della concorrenza. Naturalmente, non è tutto oro quel che luccica. Come ha giustamente osservato Francesco Giavazzi sul Corriere di ieri, queste misure di liberalizzazione sono state costruite in modo da toccare il meno possibile interessi rappresentati dalla attuale maggioranza. Le liberalizzazioni insomma non riguardano ambiti (come i servizi pubblici) dove scatterebbe il potere di veto dei sindacati e la maggioranza si dividerebbe. Ma questo non è necessariamente un motivo di biasimo per il centrosinistra. È piuttosto un punto a sfavore del passato governo di centrodestra».

Se è vero che ogni governo tende a liberalizzare sulla pelle delle fasce sociali altrui, «è l'alternanza stessa al potere che finisce per innalzare i livelli complessivi di libertà economica e di concorrenza nella società. Il problema però è che il passato governo Berlusconi fece, sotto questo profilo, troppo poco... non riuscì a introdurre concorrenza nemmeno nei settori ove era prevalente la sinistra. Scelse, piuttosto, in quell'ambito, di non scontrarsi con le lobbies sindacali. Deludendo così la parte di elettorato che aveva creduto nelle sue promesse di liberalizzazione. E facendo un cattivo affare elettorale: lungi dall'essere grata al centrodestra per non averne smantellato i privilegi, la maggioranza degli addetti del settore pubblico ha votato a sinistra... Il centrosinistra, con il pacchetto Bersani, ha fatto bene il mestiere suo. Il centrodestra dovrebbe cominciare a riflettere sul perché, quando governava, non riuscì a fare altrettanto».

Nessuna esaltazione. L'azione liberalizzatrice di cui abbiamo avvertito i primi vagiti, va seguita, difesa, incoraggiata. E il godere accontentandosi non è di casa su questo blog. Le categorie (tassisti, farmacisti, avvocati, notai) sono già sul piede di guerra e dovranno essere affrontate con spirito thatcheriano. In Parlamento, come argine difensivo, confidiamo nel presidente della Commissione Attività produttive. E' lo stesso Giavazzi a suggerire di rimanere coi piedi per terra, e fa bene. «Non lasciamoci abbagliare. Le norme approvate ieri sono state scelte con cura in modo da non far sorgere problemi all'interno della maggioranza: nulla sul lavoro, né sui dipendenti pubblici, né sull'università... così le scelte davvero difficili sono state rinviate».

16 comments:

Maurizio said...

I giornalisti sarebbero saldamente di sinistra? Sulla carta stampata, forse. Ma quelli dei TG (tranne tg3), che valgono per dieci perche' hanno più visibilità, dove li mettiamo?

Rabbi' said...

sono tutti di sinistra. i direttori dei tg sono piu vicini alla destra. facile no?

Ottavio said...

Diciamo che sono tutti stronzi e beviamoci su...
L'analisi è che il governo non l'ha fatto per non colpire una parte della società a lui favorevole, ma questa è solo una cosa secondaria.
Il discorso centrale è, si dovrebbe o meno intervenire sulla lobby dei giornalisti?
Secondo me si, ed energicamente, come in quasi tutti i livelli della nostra società.

Poi non mi sembra sia una bestemmia dire che i giornalisti pendono a sinistra, sulla carta stampata ed in tv (rai 3, ma anche rai2 e rai1 in buona percentuale, pure in mediaset anche se la loro visibilità è scarsa, poi la7, skytg24, raisatnews, mtv).
Non vedo cosa ci sia di male, ogni giornalista è libero di pensarla come meglio preferisce, mica vorremo introdurre una quota di giornalisti politici per legge, stiamo discutendo sul togliere le regole illiberali, non sul metterne altre.

Ottavio said...

La politica italiana impone di sistematicamente bocciare qualsiasi cosa faccia l'avversario.

E' successo nella scorsa legislatura a parti invertite, succede oggi.
E' bello vedere come si sia rinnovato il clima politico in tanti anni...

Sarebbe comunque più saggio incassare quello che è arrivato inaspettatamente e rilanciare, ma forse sono io tonto e sono quelli all'opposizione che stanno usando la psicologia inversa così da spingere il governo a liberalizzare ancora di più...

E chi non sa apprezzare una cosa positiva fatta dall'avversario, anche criticando, ritoccando, lanciando altre proposte, o addirittura plaudendo, non ha capito nulla sulla politica, o ha capito troppo.

Ora Prodi ha promesso di più, il che mi fa pensar male, ma bisogna continuare ad incalzare e poi si sta a vedere che succede.

Anonymous said...

Mi sembra che Martino abbia reagito nella maniera migliore, annunciando che potrebbe votare sì, appoggiare le corporazioni coivolte, alla Storace, sarebbe un errore clamoroso.

Ciao Paolo :)

Anonymous said...

aggiungo, ritirare le licenze ai tassisti che hanno bloccato le città no, eh ?

ciao Paolo :)

Anonymous said...

"Mi sembra che Martino abbia reagito nella maniera migliore, annunciando che potrebbe votare sì"

oltre ad avere rilasciato una splendida intervista...

P.S.
non ho letto il post per evitaer di farmi male :)

ciao

Anonymous said...

Perche',hanno ritirato la patente agli autisti che sono entrati in sciopero selvaggio e senza preavviso per 48 ore?
O li hanno bellamente perdonati?

Non diciamo piu' cazzate del consentito,su.

Anonymous said...

dai, anonymus, tranquillizzati, si diceva per scherzare :) Ottima comunque l'idea della patente, speriamo qualcuno ne tenga conto la prossima volta...;)
Qualcuno mi spiega perchè una licenza concessa gratuitamente dal Comune debba poi essere venduta a caro prezzo a terzi ? non sarebbe più logico che andasse restituita al Comune che, gratuitamente, la concedesse a terzi ? Non è mica l'avviamento di un'attività commerciale...

Ciao Paolo ;

El Cabezon said...

Le liberalizzazioni andavano fatte. Era ora che qualcuno se ne assumesse la responsabilità...

Nico Valerio said...

Come dimostra la scientifica eliminazione staliniana del mio blog dall'antologia, ho dovuto essere duro con i sedicenti "liberali" di FI. Proprio perché in passato li ho votati con entusiasmo.
E loro mi (ci) hanno tradito vilmente.
E i peggiori sono proprio i "nostri" (be', ex-nostri)
Biondi, Martino & C.
Resta convalidato il mio vecchio aforisma, che come tutte le definizioni fulminanti va preso così com'è, senza troppe spiegazioni: Destra stupida (o ottusa, a scelta), Sinistra furba.
Che ci hanno guadagnato? Solo i propri stipendi per 5 anni.
Perché ora il loro credito politico è zero. Martino e Biondi sono bruciati politicamente. E sono i migliori di FI... Figuriamoci gli altri.
Noi liberali non li voteremo mai più. E non li vogliamo in nessun Coordinamento liberale.
D'altra parte gli elettori conservatori in futuro saranno impegnati a votare i conservatori veri, non loro. Dunque chi li voterà più?
Si può essere più ottusi?

http://salon-voltaire.blogspot.com/2006/07/la-vergogna-dei-finti-liberali-della.html

Nico Valerio said...
This comment has been removed by a blog administrator.
Anonymous said...

ogni 15 minuti sul sito di Forza Italia compare un dichiarazione ancor più allucinante della precedente...per favore, FERMATELI !!!!!!!!

Ciao Paolo :)

Anonymous said...

Il Comune di Milano, ha dichiarato l'assessore alla mobilità Edoardo Croci dopo un incontro con i delegati delle aute pubbliche in agitazione, non applicherà il decreto Bersani per quanto riguarda la liberalizzazione delle licenze dei tassisti.

Olè!!!!!!

Ciao Paolo ;)

Luca said...

definire Bersani e le sue riforme un "sorpresone" mi sembra un po' da cascatori delle nuvole...sono mesi che afferma quello che sta portando avanti.

...E io continuo a non capire cosa aspettino a fare il partito laico-democratico (in italia è necessario questo coaggettivo), dove la RNP dovrebbe tuffarcisi con triplo salto mortale!

Anonymous said...

Nei commenti, si continua a perpetuare un errore. Le licenze dei taxi NON verranno liberalizzate (cioè eliminate). Semplicemente, i Comuni potranno aumentarle. Potranno. Se vorranno. Risultato: discrezionalità assoluta. Cioè: si potrà applicare o meno. E chi la applicherà, non è detto che sia liberale. Magari usa solo il clientelismo. Saluti