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Friday, October 12, 2007

Cosa ha fatto Al Gore per la pace nel mondo?

Qualcuno si è sottratto al coro politically correct che quasi unanimemente ha accolto il conferimento del Premio Nobel per la Pace l'ex vicepresidente americano Al Gore. «Piuttosto sorpreso» dalla decisione si è detto il presidente ceco, Vaclav Klaus. «La relazione tra le sue attività e la pace nel mondo appare confusa ed indistinta. Sembra piuttosto che i suoi dubbi sui pilastri della nostra civiltà non contribuiscano alla pace». In un recente discorso Klaus aveva spiegato che gli sforzi degli ambientalisti per bloccare il surriscaldamento globale «fatalmente mettono a rischio la nostra libertà e prosperità».

Sono scientificamente attendibili questi allarmi apocalittici? E servono? Non si può convenire sulla necessità della riduzione dei gas serra, investendo nella ricerca di nuove tecnologie e in un mix di fonti energetiche, semplicemente a partire dall'inquinamento nelle nostre città che tutti possiamo respirare con il naso? E, soprattutto, perché affidarci a soluzioni «economicamente folli», che minacciano la nostra prosperità e lo sviluppo, quando semmai proprio grazie ad essi possiamo risolvere i problemi?

Per l'Istituto Bruno Leoni, il Nobel per la Pace ad Al Gore «è l'ultimo atto di una commedia attentamente pianificata e facilmente prevedibile». Carlo Stagnaro, direttore Energia e ambiente dell'IBL, commenta:
«Ma che ha fatto Al Gore per la pace nel mondo? L'ex vicepresidente americano ha l'unico pregio di aver prodotto un film di fantascienza di grande successo, che gli è valso un premio Oscar e presumibilmente ha ulteriormente rafforzato la sua già solida posizione economica. Se però si vuole prendere Gore sul serio, e non come cinematografaro, allora il giudizio cambia radicalmente: egli ha piegato la scienza a scopi brutalmente politici, mostrando scarso o nessun rispetto per quegli scienziati che hanno manifestato dissenso. Le politiche invocate da Gore sarebbero economicamente folli e non avrebbero alcun impatto discernibile sul clima».
Sul documentario di Al Gore l'IBL propone un focus di Alan Patarga: "Tutte le balle del vicepresidente".

5 comments:

Anonymous said...

per me è un'ottima notizia. posto che ormai il premio nobel per la pace è una barzelletta, questo metterà il pepe sotto alle chiappe della Clinton. anche se Gore non si candida, e a questo punto è improbabile, rimarrà sempre come il fantasma che aleggerà sulla campagna di Hillary e al quale i liberals politically correct faranno riferimento ogni volta che la Clinton cercherà di fare politica al centro. se poi Gore si candida, si litigheranno gli stessi finanziatori e la stessa eredità, anche se politicamente lui starà più a sinistra di lei. risultato: molto meglio per l'avversario repubblicano, che nello specifico dovrebbe proprio essere il grande Rudy, che potrà occupare il centro meglio di quanto non avrebbe fatto senza i simpaticoni di Stoccolma (e quelli di Hollywood, prima).
mixumb

Anonymous said...

Il Nobel ad Al Gore è una vera catastrofe... economica.
Già vedo i dirigisti europei (e non solo) soverchiarci di tasse ecologiche.
Ecco che succede a dare fiducia ad un leader del Partito Democratico.

Anonymous said...

Certo che dopo il nobel a Dario Fo, e quello a Gore, è di garan lunga più lusinghiero e serio il Tapiro d'Oro.

Anonymous said...

Ma quando i pannelliani si fan belli delle firme di più di 100 premi Nobel... si rendono conto della tipologia di firmatari che li appoggiano?

Anonymous said...

Pancevo_mrtva grad, l’ultimo film di Antonio Martino, ha ricevuto la Menzione speciale di Legambiente al festival internazionale Cinemambiente che si è tenuto a Torino dal 11 al 16 ottobre 2007.

Nella primavera del 1999 la NATO bombardava le fabbriche di Pancevo, un piccolo paese situato a quindici km da Belgrado, in Serbia. I bombardamenti distrussero l’enorme petrolchimico, la raffineria di petrolio e la fabbrica di fertillizanti costruiti a 3 kilometri dal centro abitato 50 anni prima dal presidente Tito, causando una vera e propria catastrofe ambientale che devastò l’ecosistema e causò la morte di centinaia di civili inermi. Vennero disperse nell’ecosistema migliaia e migliaia di tonnellate di sostanze chimiche come ammoniaca e cloruro monomero e una nube tossica lunga 150 km si stese su Pancevo. Quarantamila abitanti vennero evacuati ma moltissimi morirono a causa della contaminazione chimica che raggiunse un livello 1600 volte superiore ai limiti consentiti dalle norme internazionali.
A distanza di otto anni dalla guerra e dalla contaminazione, Pancevo è ancora una città martoriata dalle sostanze chimiche. La popolazione di Pancevo è costretta oggi a vivere, non solo in un ecosistema contaminato durante la guerra e mai bonificato, ma anche a respirare un’aria contaminata da benzene, sostanza che quotidianamente, in quantitativi pari a 160 volte il limite consentito, fuoriesce dalle ciminiere delle fabbriche, mai riparate seriamente e messe a norma da tecnici specializzati.
Oggi a Pancevo muore una persona al giorno e gli ospedali sono affollati da bambini con gravi problemi di respirazione e malati di quello che ormai si definisce “il cancro di Pancevo”

A sostenere ed ad autorizzare i bombardamenti del 1999 fù l’allora vicepresidente dell’amministrazione Clinton, oggi neo premio Nobel per la pace, Albert Arnold Gore Jr, in arte Al Gore, considerato oggi uno degli uomini più impegnati nella salvaguardia dell’ambiente.
Fu sempre il vicepresidente americano Al Gore con l’allora presidente Clinton a rifiutare fino ad oggi al Governo serbo qualsiasi tipo di aiuto per bonificare le zone contaminate e riparare quello che era rimasto delle fabbriche, riparate a malo modo dagli operai stessi per il timore di perdere il lavoro in una Serbia devastata dalla guerra e dalla povertà.


Con quest’ultimo film Antonio Martino, giovane regista indipendente Calabrese(gia regista di Gara de Nord_copii pe strada, vincitore del premio Ilaria Alpi 2007) chiude la Trilogia dell’est, tre film documentari girati ad est d’europa sul rapporto tra uomo e ambiente.

Pancevo_mrvta grad è sostenuto dalla Videoinflussi, piccola casa di produzione bolognese, sempre attenta a tematiche sociali e ambientali.

Pancevo_mrtva grad sarà proiettato a Bologna nel prossimo mese di Novembre.


Contatti del regista:
Martinoantonio77@libero.it
vitaminik@hotmail.com
www.videoinflussi.org
+39 3497149342