I radicali riescono ad avere torto anche quando hanno ragione. Non c'entrano nulla le meritorie attività svolte nella storica sede di Milano, che molti cittadini potrebbero ritenere non tali, anzi dannose, sulla base di convinzioni diverse. Né lo stato fatiscente dello stabile e l'assenza della toilette.
Il punto da approfondire è che non si tratta di un canone d'affitto. Stando a quanto sono venuto a sapere facendo qualche domanda in queste ore, i radicali sono sotto sfratto, ma sono rimasti perché il Comune non ha i soldi, o non vuole spenderli, per avviare i lavori di ristrutturazione. Insomma, tecnicamente sarebbe più corretto parlare di una sorta di "occupazione" tollerata dietro un pagamento di un corrispettivo certo irrisorio, in attesa che il Comune si decida, ma senza le garanzie che un canone assicura a un inquilino. Obiettivamente un casino e il solito spreco di risorse pubbliche, ma non per colpa dei radicali, che hanno solo la sfortuna di difendersi con gli argomenti sbagliati. E, come spiega Camillo, quello del Giornale più che a uno scoop somiglia a un granchio.
2 comments:
Carissimo Jim,
durante le discussione tra la segreteria dell'ARET ho sostenuto che avremmo dovuto sostenere un'unica tesi, vero punto centrale della faccenda: siamo sotto sfratto da anni e abbiamo chiesto più e più volte al comune un incontro per risolvere la questione. Abbiamo cercato contatti con i dirigenti comunali per trovare una nuova sistemazione o eventualmente un nuovo contratto di locazione. Peccato che nessuno ci abbia mai voluto incontrare per risolvere la situazione: hanno sempre preferito, in comune, rimandare, lasciandoci quindi questo canone ridicolo (di 40 euro al mese e non all'anno come scrive Giordano!) ma anche nell'incertezza. Se poi cerchi nel sito radicalimilano.it troverai l'annuncio "AAA CERCASI NUOVA SEDE" che campeggia in homepage da mesi.
Proprio in questi giorni si doveva arrivare al dunque (esecuzione sfratto o ennesimo rimando) ma l'articolo del Giornale ha, per così dire, deciso la situazione. Buttati fuori da Vigentina.
Già era difficile fare politica a Milano coi soli soldi dei militanti milanesi, perché da Roma non un euro viene "girato" alle periferie. Da martedì sarà praticamente impossibile. Che tristezza.
PS: con Firefox la tua nuova veste grafica si vede veramente male...
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