Pagine

Tuesday, October 16, 2007

Nessuno al comando

E' noto che Pannella sia il "dominus" indiscutibile della galassia radicale. Anzi, del piccolo ma vitale sistema solare egli è il "sole". Eppure, alla luce di questa prima esperienza dei radicali al governo, c'è da chiedersi se in effetti ci sia davvero qualcuno al comando. E se ci sia qualche forza fisica, oltre all'"amore" e alla fede incondizionata per il leader, a legare i vari corpi celesti.

L'ultima, emblematica situazione di caos e incredibile sequenza di errori politici, si è verificata sul protocollo pensioni/welfare varato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri. Dunque, ricapitolando: venerdì pomeriggio, dopo la riunione, la Bonino dichiara (ore 17:02) che il Cdm «ha assunto una linea che avevo perorato e difeso sin dall'inizio, vale a dire che l'accordo, già frutto di un compromesso, andava recepito così come era stato sottoscritto tra Governo e parti sociali. Sostanzialmente così è stato...».

Subito dopo insorgono Confindustria (18:37) e Cisl (19:34): «Modifiche non lievi ma sostanziali».

Domenica sera, nella consueta conversazione settimanale con Bordin, Pannella spiega: «Bisognerà fare uno sforzo per avere un po' di carte, per capire cosa sta succedendo sulla questione del protocollo... quello è un problema serio. Noi abbiamo - io ce li ho qui sotto al naso - depositato a suo tempo degli emendamenti nel caso in cui il protocollo non venisse difeso e tradotto nella sua integrità... Noi, Emma Bonino, si sta cercando di avere, malgrado la domenica, malgrado queste ore notturne, di capire l'esattezza... stiamo cercando di sapere cosa sia accaduto con le carte del governo».

Le carte a cui si riferisce Pannella dovrebbero essere nel ddl varato venerdì, sotto il naso e con il voto della Bonino! Cosa sia successo sembra chiaro: sono state apportate modifiche sostanziali e peggiorative all'accordo di luglio, ma la Bonino e i radicali non hanno dato seguito ai comportamenti che avevano annunciato, nel caso ciò fosse accaduto.

Lunedì mattina, condivisibile comunicato di Cappato e Cicciomessere, che ritengono «sacrosanta» la «richiesta di Confindustria di rispettare il contenuto del protocollo sul lavoro a tempo determinato, completamente stravolto dal DDL». Dunque, per Cappato e Cicciomessere il protocollo, su quel punto, è stato «completamente stravolto».

Sempre lunedì mattina (ore 10:34), la Bonino chiarisce a Radio Radicale quando ha avuto le famose carte: «Abbiamo avuto il testo del ddl il giovedì sera alle 21-21,30. L'abbiamo studiato, ci siamo consultati tra di noi durante la notte fino alla mattina».

E ribadisce: «La valutazione nostra era che il ddl sostanzialmente non era diverso dal protocollo, se non su un punto che ci interessava e ci preoccupava in modo particolare, la questione dei contratti a termine... questo il punto su cui sono intervenuta in Cdm per chiedere delle chiarificazioni». Chiarificazioni che devono essere state soddisfacenti tanto da votare il ddl, supponiamo.

Che confusione! Un marasma in casa radicale. Carte che non ci sono e poi ci sono e sono state studiate; ddl che prima «sostanzialmente recepisce il protocollo così com'è», poi invece è «completamente stravolto», poi di nuovo «sostanzialmente non diverso». Magari, qualcuno dei consulenti sul libro paga del Ministero, cui la Bonino ha rimesso la propria fiducia, avrebbe potuto aiutarla a leggere il ddl che avrebbe poi votato venerdì.

2 comments:

Anonymous said...

Come diceva quel Nume pannelliano?

Ah, già: "Gratta gratta alla fine trovi sempre la... robba".

A Pannella e co. andrebbe solo chiesto di parlare secondo la formula: IL TUO DIRE SIA Sì Sì, NO NO. TUTTO IL RESTO VIEN DAL DEMONIO.

Anonymous said...

Pannella ha fatto grande il partito radicale negli anni 70, fino agli 80. Poi ha distrutto volontariamente e sistematicamente ogni possibilità di rilancio del partito, che ritiene (forse a ragione) sia cosa sua e "spinto" fuori ogni possibile leader alternativo. I risultati sono una serie impressionante di sconfitte elettorali, una presenza al governo meno significtiva di quella dell' udc (simile, diciamo, a quella di dini) e l'ennesimo possibile leader (capezzone) gentilmente accompagnato all'uscita.