«La stagione delle riforme è dunque "sempre", eppure – anche non troppo paradossalmente – la data di nascita delle riforme è "mai"».
Il numero di questa settimana di LibMagazine si apre con un editoriale sulle riforme istituzionali, di Francesco Nardi, e articoli sul tentativo governativo di regolamentazione liberticida dei blog (Luca Martinelli), sulla crisi tra Turchia e Usa per le attività del Pkk nel Kurdistan iracheno (del sottoscritto), sulla violenza ai danni delle donne (Marzia Cangiano). L'intervista di questa settimana è a Riccardo Campa, presidente dell'Associazione Italiana Transumanisti, a cura di Fabrizia Cioffi.
In questo numero anche il corsivo quotidiano, a firma Giuliano Gennaio, e le consuete rubriche: Nardi, Castaldi, Fronterrè, Lupi. Altri contributi da Giuseppe Nitto, Michele Fronterrè, Ciro Monacella, Monica Costa. Buona lettura.
2 comments:
Ecco perchè Berlusconi è fuori dal sistema e come tale è ancora percepito, e perchè possono, pelosamente, accusarlo di populismo sudamericano.
Lo spiega bene Galli della Loggia:
"La settimana scorsa «La Stampa», in un articolo di Roberto Giovannini a commento della nascita del Partito democratico, ha elencato l'impressionante somma di potere, non politico ma sociale, della nuova formazione. Che con appena il 30% dei voti è virtualmente egemone non solo nella quasi totalità delle istituzioni centrali e dei grandi corpi dello Stato, ma anche nell'alta burocrazia, nell'economia pubblica e per giunta nei vertici della finanza e dell'imprenditoria private. Insomma, il Pd domina in quei gruppi sociali che perlopiù negli altri Paesi occidentali si collocano politicamente a destra. Tra le tante anomalie italiane questa è una delle più importanti, e snaturando l'identità tanto della destra che della sinistra è un ostacolo di fondo alla nascita del bipolarismo da tutti invocato. Se infatti l'establishment sociale è schierato massicciamente a sinistra, come potrà mai la destra diventare un partito seriamente seppure modernamente conservatore?"
Questo Governo vive davvero tra le nuvole del dirigismo ideologico.
Visco dice che l'evasione fiscale ammonta a 100miliardi di euro e che tra i maggiori evasori ci sono le piccole e medie imprese (chissà se si chiede il perchè?).
Intanto sappiamo che la mafia coi suoi 90 miliardi di fatturato è la maggiore impresa del Paese.
Allora perchè non concentrare tutti gli sforzi fiscali proprio sulla mafia?
Senza dire del maxiscandalo da 98miliardi di euro delle macchinette elettroniche da gioco.
E pare che in questo caso faranno una maxisanatoria... visto che c'è da supporre che tutto quel denaro sia finito anche ai partiti.
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