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Friday, October 26, 2007

Birmania. Tra la farsa e una mattanza in stile Pol Pot

Da una parte la messa in scena del dialogo, dall'altra la realtà di un paese brutalizzato da una Giunta militare al potere da 45 anni. Quando, prima o poi, il regime crollerà, verranno fuori le prove di una mattanza simile a quella compiuta da Pol Pot e dai suoi khmer rossi in Cambogia, e allora non potremo far altro che vergognarci per non aver mosso un dito.

«Vergogna della giunta, che proprio oggi diffonde alle telecamere di tutto il mondo il suo goffo tentativo di "riconciliarsi" con i monaci buddisti, costringendoli ad accettare doni. Ma siccome le autorità dei monasteri hanno proibito ai loro bonzi di farlo, i militari hanno inscenato una farsa, con falsi monaci, per una falsa riconciliazione. La giunta cerca di far "comprendere" alle autorità buddiste la "necessità" della repressione. Ma queste foto accusano ogni buona intenzione ed esigono domanda di perdono e un cambiamento radicale nel Paese.

Vergogna per noi, che al di là di qualche sussulto di scandalo verso le violenze dei militari, abbiamo pensato che in fondo si tratta solo della soppressione di alcune manifestazioni, quando invece si tratta di un sistema che uccide, ammazza, schiavizza una popolazione di quasi 50 milioni di persone.

Vergogna per l'Onu e la comunità internazionale, che non trova strumenti efficaci per garantire la democrazia a un popolo che l'ha scelta da tempo».


Così, Asianews, che diffonde le terribili foto (1 - 2) di un monaco buddista assassinato dalla dittatura militare birmana, inviate dagli esuli.

3 comments:

Anonymous said...

- Ciao Silvio! Come va?
- Caro Massimo, mi sento un leone!
- Appunto..., allora senti: sai bene che non ti concederemo il voto a breve. Toglitelo dalla testa. Non ci contare... sai bene che possiamo farlo e... lo faremo, diciamo.
- Caro Massimo, consentimi, non ho mai dubitato della vostra forza. Ma sai altrettanto bene che una qualsiasi riforma elettorale è del tutto impossibile in queste condizioni... non ci contare neppure tu!
- Lo pensiamo anche noi... non siamo nati ieri...
- Appunto...
- Allora il referendum?
- Ma prima voglio la testa di Prodi
- Ok, dacci qualche giorno ancora, Giorgio mi ha detto che ti proporrà un governo istituzionale al quale dovresti dare il tuo sostegno con l'astensione. Per la riforma elettorale, diciamo...
- E ce la facciamo a tirarlo avanti fino al referendum?
- Sì, il nostro lato sinistro lo escludiamo da subito o in tempi variabili, così non potranno toglierci il loro appoggio... se no torni tu... e li massacriamo...
- Ma tanto torno comunque, non dubitarne, torno, torno... Senti stasera ritiro fuori l'idea del partito unitario della libertà...
- E Walter dirà che è disposto a correre da solo...
- Perfetto, allora siamo d'accordo.
- Anche Luca è d'accordo? Quello sta con voi... è lampante!
- Quello sta con chi gli offre di più... Hai visto come bastona Romano dopo tutto quello che ha fatto per lui?
- Bene. Intanto continuiamo a darcele di santa ragione... Se non mi trovassi nei prossimi giorni chiama Gianni.
- Ok! Saluti a casa...
- Anche a ai tuoi...

Anonymous said...

Scusa l'errore nella trascrizione di questa intercettazione.

E' Massimo che dice: Perfetto, allora siamo d'accordo.
Poi parla Silvio.

Anonymous said...

:-)

FN