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Wednesday, October 03, 2007

Esilio di Saddam. Fu Rumsfeld il primo a parlarne?

Christian Rocca ricordava bene. Se Marco Pannella lanciava la proposta "Iraq libero" (esilio di Saddam Hussein e amministrazione provvisoria dell'Onu a Baghdad) il 19 gennaio 2003 da Radio Radicale, in quello stesso giorno la Repubblica titolò in prima pagina che a Washington stavano lavorando all'ipotesi di «un esilio dorato» per Saddam (parole di Donald Rumsfeld). Rocca ha ritrovato on line l'articolo.

Ma come avevo scritto nella prima scheda dello speciale "Iraq libero", sepolto da qualche parte su RadioRadicale.it, Rumsfeld parlò di quell'ipotesi addirittura dal settembre 2002:
Il leader radicale apprende, da alcune agenzie di stampa diffuse fin dai primi giorni di gennaio, degli sforzi delle diplomazie, principalmente di Egitto e Turchia, ma con il favore anche di Washington, volti a spingere Saddam Hussein all'esilio.
(...)
Noto è l'interesse per la soluzione dell'esilio che hanno manifestato il segretario di Stato Usa Colin Powell, il segretario alla Difesa Donald Rumsfeld fin dal settembre 2002...
Fu nel corso di un'intervista in una trasmissione televisiva della Pbs, "The NewsHour", di Jim Lehrer (ecco la trascrizione).

Si continuerà a dire che a far fallire l'ipotesi dell'esilio di Saddam fu comunque l'amministrazione Bush, dopo averla tirata fuori e sostenuta pubblicamente, perché gli Usa volevano a tutti i costi la guerra, ma la logica dovrebbe portarci a ritenere che a farla cadere non siano stati coloro che fin dall'inizio avevano dichiarato di voler cacciare Saddam dal potere in Iraq, ma coloro che per tutta la durata della crisi hanno cercato di mantenercelo, innanzitutto convincendo l'interessato che se teneva duro con il loro aiuto ci sarebbe rimasto.

1 comment:

Anonymous said...

Anche per Prodi viene prospettata la chance di un esilio dorato...