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Monday, July 07, 2008

Il Sessantotto degli altri

«Il monumento al Sessantotto degli altri si trova nella parte alta della piazza, sotto la statua del pacifista duca di Boemia vissuto nel decimo secolo. Il suo nome è San Venceslao: lo sguardo fiero e sereno, fissato per l'eternità nel bronzo, in sella a un cavallo con una folta criniera. Lì dal piedistallo, osserva la fila di curiosi che si avvicina in silenzio per deporre un fiore sulla lapide collocata ai suoi piedi. La piazza è vasta e rettangolare, il piano è obliquo. D'inverno il vento gelido dei monti s'infila nel lungo corridoio...»
E' uscito oggi il primo di una serie di articoli di Pierluigi Mennitti, per Ideazione.com. E' da segnalare, perché il titolo è felicemente evocativo. Da quel «Sessantotto degli altri» c'è da imparare, sembra suggerire, quasi ammonire.

«Quarant'anni fa, mentre gli studenti occidentali occupavano le università, a Praga i giovani lottavano per la libertà. Ecco la storia di una rivoluzione fallita». Già, ma quale delle due è fallita davvero?

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