Con incredibile faccia tosta e sprezzo del comune senso del ridicolo, quelli di Repubblica, accortisi che la canea mediatico-giudiziaria ha addirittura ulteriormente rafforzato i consensi di Berlusconi nei sondaggi, invece di ammettere le proprie responsabilità nell'aver alimentato le chiacchiere sul "sexgate" che sarebbe venuto fuori dalle intercettazioni, s'inventano che Berlusconi aveva previsto anche questo e che è tutta una sua strategia.
«Per tenere sotto pressione istituzioni e Paese decide cinicamente di mettere in piazza anche la sua vita privata», scrive oggi Giuseppe D'Avanzo. Già, sarebbe stato Berlusconi - che notoriamente controlla la Repubblica, L'Espresso, e il Corriere della Sera - a mettere in giro le voci sulle sue conversazioni hard e sulle ragazze divenute ministre dopo essere passate dal suo letto.
La Repubblica è tornata a guidare tempi e toni dell'opposizione. Veltroni si rassegni: o si mette in fila, venendo risucchiato nei gorghi della vecchia stagione; oppure rompe del tutto con questi guardiani della moralità pubblica, ma bisognerebbe saper essere dei leader.
1 comment:
Dio acceca chi vuol perdere
Post a Comment