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Friday, July 04, 2008

Lhasa città-fantasma

«È singolare questo mio ritorno a Lhasa, il più strano viaggio organizzato a cui abbia mai partecipato. Hanno tentato in ogni modo di non farmi venire qui, come stanno facendo con tanti altri stranieri. Una volta a Lhasa volevano che vedessi un paesaggio di cartolina illustrata, asettico e pacificato. Eppure il governo di Pechino continua a mancare un obiettivo: piegare i cuori e le menti dei tibetani. L'ordine regna, l'ho visto coi miei occhi. Ma il paesaggio di Lhasa, tre mesi dopo la rivolta più violenta della sua storia recente, è soltanto quello di una città occupata».

Il reportage di Federico Rampini, su la Repubblica, vale la pena di essere letto. Intanto, Pechino e il Dalai Lama fingono di dialogare e le Olimpiadi si annunciano in pompa magna.

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