Partiamo dall'elenco degli errori, dunque:
«La totale sottomissione a Stalin e la conseguente cecità di fronte allo stalinismo; la lotta all'ultimo sangue contro il Patto Atlantico e gli Stati Uniti; la scommessa sull'impossibilità di sviluppo dell'economia italiana negli anni 50; l'ostilità radicale verso il centrosinistra e verso l'autonomismo socialista fino ad assecondare la scissione del Psiup; l'ostilità altrettanto tenace verso la nascita della Comunità Europea ed i suoi primi sviluppi; la cambiale in bianco rilasciata a tutti i terzomondismi, da Cuba ai khmer rossi, a Menghistu; il compromesso storico; il rifiuto prolungato dell'esistenza degli opposti estremismi; l'avallo dato a non importa quale estensione della spesa pubblica; il rifiuto dello Sme, cioè del primo passo verso la moneta unica europea; l'opposizione all'installazione da parte della Nato degli euromissili in risposta all'escalation della minaccia sovietica; la delegittimazione radicale (e sin dall'inizio) di Craxi e del suo progetto, dipinti come frutto di una «mutazione genetica» verso la destra; la difesa fino alla fine della proporzionale; la polemica prolungata contro il «sionismo»; perfino l'opposizione senza mezzi termini alla guerra per il Kuwait;»Aggiungerei alla lista la decisione odierna di votare "no" al rifinanziamento della missione militare italiana in Iraq. A questo punto, si chiede Galli Della Loggia: «Cos'è in fin dei conti che a sinistra ha favorito e favorisce questa duplice fenomenologia dell'abbaglio culturale prima e del rifiuto a riconoscerlo poi?».
Primo. «Quell'eredità storicista che porta a considerare la politica della sinistra medesima iscritta in una sorta di disegno provvidenziale dall'immancabile esito positivo...»
Secondo. «Il meccanismo culturalmente deresponsabilizzante in atto largamente a sinistra è costituito da quella che potremmo chiamare la ragionevole certezza, per esprimerci alla buona, di "non pagare mai pegno"... difficilmente si sarà chiamati a rispondere in sedi culturalmente prestigiose (ciò è decisivo) delle leggerezze, delle analisi sballate, degli insulti gratuiti emessi a suo tempo a voce o per iscritto... la garanzia pressoché certa dell'impunità è premessa decisiva per abbassare la soglia dell'autocontrollo preventivo e per vanificare qualunque obbligo di riparazione successiva».
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