Il Corriere della Sera condotto da Paolo Mieli pubblica oggi un "documento" neocon dando coerentemente seguito alla strategia editoriale di intercettare "da sinistra" i temi della promozione della democrazia e della libertà. Temi che oggi costituiscono il cuore della politica estera dell'amministrazione repubblicana dell'odiato Bush e che il movimento neoconservatore ha negli ultimi decenni traghettato a destra fuggendo dal radicalismo che si è impossessato della sinistra americana.
Lo scopo del direttore di via Solferino sembra quello di riportare al centro del dibattito politico della sinistra italiana quei temi, seguendo la via indicata dal premier britannico laburista Tony Blair. Un compito faticoso viste le sciagurate scelte che l'asse Prodi-Bertinotti sta imponendo in questi giorni sull'Iraq.
«L'agenda "neocon" per un mondo perfetto», è il titolo dato alla pagina che ospita le idee di Irwin Stelzer, direttore del Centro di politica economica del Hudson Institute. Il Corriere lo presenta come «il manifesto dei neoconservatori». La politica di Bush ha radici nella storia pacifista degli Usa e crede nei valori universali. La dottrina della guerra di prevenzione, la lotta agli "stati-canaglia", l'esportazione della democrazia: ecco le tesi della nuova destra americana: «Non siamo radicali, è la libertà ad aver bisogno di muscoli».
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