Il vertice della federazione dell'Ulivo ha confermato il no al rifinanziamento della missione italiana in Iraq. Un no meditato e motivato, ma non sofferto, ha anche tenuto a precisare Romano Prodi. Leggi. Nel frattempo, veniva presentato il nuovo nome ("Unione") e il simbolo (l'arcobaleno della pace) della Gad, l'alleanza che raccoglie le forze di centrosinistra che contenderanno le politiche a Berlusconi nel 2006.
Caro Prodi, l'unica cosa che rimane da fare è rassegnarsi e allargare le braccia, disarmati di fronte alla non-alternativa che questa coalizione rappresenta. Berlusconi si sta già fregando le mani, pregustando il momento in cui dirà agli italiani, senza temere di poter essere smentito, che il centrosinistra è appiattito sulle posizioni radicali e antiamericane dei neo-comunisti. La lettura che diedi delle parziali ammissioni e delle frasi azzeccate pronunciate da Fassino al Congresso Ds si è rivelata più che fondata: era tutto uno scherzo.
Il quotidiano il Riformista prende posizione contro queste scelte suicide. Da un'anticipazione dell'editoriale in edicola domani:
«Tanti auguri all'Unione, ex Gad. Le pronostichiamo un grande futuro, naturalmente arcobaleno, come nei colori del simbolo. Al suo primo vagito l'Unione ha già affondato la Federazione, che dell'Unione doveva essere il timone. Infatti i partiti della Fed avrebbero preferito astenersi sulla missione in Iraq per non sfiorare il ridicolo di negare il rifinanziamento a truppe delle quali non si chiede più il ritiro. Però Fassino, Rutelli e Boselli hanno devoluto alla Federazione la propria sovranità in materia di politica estera e la Federazione l'ha devoluta a Bertinotti in nome dell'unità dell'Unione».
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