Oggi mobilitazione in molte città del mondo occidentale (Washington, New York, Roma, Parigi, Londra, Bucarest...) perché venga liberato dalle autorità egiziane Kareem Amer, giovane blogger riunchiuso in carcere dal novembre scorso per aver parlato di libertà delle donne e per aver esercitato la libertà d'espressione attraverso internet.
Le ong, migliaia di mail al governo egiziano e al Dipartimento di Stato Usa, centinaia di blog che fanno girare in rete la storia di Amer. A Roma, nonostante purtroppo la giornata sia piovosa, l'appuntamento è per le 19.00 davanti all'ambasciata egiziana.
Sono questi i casi in cui le diplomazie dei paesi democratici si dovrebbero muovere, esigendo dal regime di Mubarak il concreto rispetto dei diritti umani e politici dei cittadini egiziani come premessa per buone relazioni diplomatiche. E sono questi i casi in cui si vede se chi ama tanto opporsi all'uso della forza contro i dittatori sa poi con altri mezzi incalzarli verso la democrazia. E' su casi come questi che finti democratici e finti pacifisti perdono la faccia. Ministro D'Alema, non ha niente da dire?
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