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Friday, February 23, 2007

Non lascia, anzi raddoppia

Non lascia e «forse raddoppia», avevamo scommesso in un post di qualche giorno fa in cui si spiegava che dietro la decisione di Blair di annunciare il piano di ritiro dall'Iraq non c'era alcun ripensamento strategico sulla guerra e men che meno nessun tradimento della causa democratica.

Ebbene, pare che raddoppi. Oltre ad aver precisato, ieri alla Bbc, che il numero dei soldati dispiegati in Iraq potrebbe anche aumentare, qualore ve ne fosse necessità («we have the full combat capability that is there, so if we are needed to go back in in any set of circumstances, we can»), Blair dovrebbe annunciare al Parlamento l'invio di mille uomini di rinforzo in Afghanistan per contrastare i talebani. Altri mille soldati dovrebbero arrivare dalla Polonia e l'Australia si prepara a raddoppiare il suo impegno da 500 a circa mille uomini.

In Italia, neanche promettendo una conferenza di pace che nessuno vuole e maggiore impegno civile per ingrassare la cooperazione pacifista, il Governo riesce a ottenere la fiducia sulla politica estera. Figurarsi se riesce a dare via libera ai nostri militari in missione in Afghanistan per partecipare ai combattimenti come richiede la Nato.

UPDATE 26 febbraio: Abbiamo la conferma ufficiale: la Gran Bretagna invierà altri 1.400 soldati in Afghanistan, in aggiunta ai 6.300 già schierati, per un totale di 7.700. Parlando ai Comuni il ministro della Difesa Des Browne ha sottolineato che la decisione di inviare rinforzi è stata presa dopo che sono falliti i tentativi di spingere altri Paesi della Nato a dare un contributo maggiore alla guerra in corso in Afghanistan contro i talebani. I soldati saranno dispiegati nel sud, in particolare nella provincia di Helmand, dove i talebani rappresentano una grossa minaccia.

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