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Tuesday, February 27, 2007

A proposito di tabù: l'incesto

Giorni fa si parlava di cosa sia naturale e cosa no, prendendo spunto da una puntata di 8 e mezzo in cui astutamente Ernesto Galli Della Loggia impallinava Ritanna Armeni con una domanda volta a dimostrare come, al pari della Binetti e di Pera sull'omosessualità, anche lei avesse il suo tabù sull'incesto, basato su un analogo concetto di "contro natura".

Ebbene, pare che si apra, in Germania, anche il dibattito sulla depenalizzazione dell'incesto (depenalizzato già in Belgio, Olanda e Francia).

Patrick e Susan Stübing sono fratello e sorella ma si amano e sono pronti a portare il loro caso davanti alla Corte Costituzionale tedesca affinché l'antica legge che proibisce l'incesto sia abolita. Entrambi di Lipsia, rispettivamente di 29 e 24 anni, in questi giorni sono sulle pagine di molti giornali tedeschi: Patrick e Susan hanno iniziato una relazione nel 2000 e oggi hanno 4 figli, 2 handicapppati, tre dei quali adesso sono in affidamento. Una storia certo singolare, perché i due non sono cresciuti insieme e si sono conosciuti in età adulta...

Dal punto di vista scientifico i figli nati da fratelli e sorelle hanno maggiori possibilità di presentare malformazioni e malattie. Ma nessuna legge proibisce a persone anziane, o disabili, o a portatori sani di malattie genetiche, di avere bambini, anche se corrono seri rischi di generare figli malati o con malformazioni fisiche e mentali. Dunque la proibizione dei rapporti incestuosi rappresenta un limite alla libertà sessuale, ma siccome questo limite non viene posto in analoghe situazioni di rischio per il nascituro, ne consegue che si fonda su un tabù morale.

Se fossi in Ritanna Armeni, chiederei a Ferrara una puntata di "vendetta". Quanti si oppongono - e Pera, la Binetti, Galli Della Loggia credo siano fra questi - alle terapie geniche prenatali, a pratiche come l'analisi preimpianto o l'eutanasia infantile, ritenendole forme sfumate di eugenetica, dovrebbero vedere anche nel divieto di incesto, volto a impedire per legge la probabile nascita di bimbi "difettosi", una forma sfumata di eugenetica.

Insomma, pare che non si possa essere contemporaneamente contro l'eugenetica e contro l'incesto. Perché ragionando con lo stesso metro con cui si valutano altre pratiche, vietando l'incesto a causa dell'alta possibilità che vengano generati figli portatori di handicap si compirebbe ugualmente un'operazione eugenetica.

Viceversa, è semplice rimanere coerenti e tranquilli sulle loro posizioni per coloro che hanno nella libertà individuale la bussola di orientamento. Libertà sessuale. Libertà per fratello e sorella di generare figli se è una scelta libera e consapevole; libertà di generare figli anche in presenza di un elevato rischio di prole disabile o malata; libertà di ricorrere alle tecnologie che permettono di evitare di generare figli disabili e malati; libertà di affidarsi al caso o al destino, o a Dio per chi ci crede. Finché la scelta, appunto, rimane individuale, libera e consapevole, non può esserci dietro progetto eugenetico.

8 comments:

Anonymous said...

Il discorso non fa una piega. Per me è inattaccabile, soprattutto da chi ha utilizzato i manifesti con i nazisti durante il famoso referendum.

Anonymous said...

Sono estremamente combattuto. Il tuo discorso non farebbe una piega, se alla plurisecolare proibizione dell'endogamia non fosse sotteso un rischio ben più grave del "pubblico scandalo".
Parlo del clanismo. Oggi si fanno tante belle (e astratte) concioni sulla libertà disincarnata, ma hai presente - domanda retorica - quale fosse il livello di autodeterminazione individuale e di controllo sul proprio destino personale, nell'epoca in cui imperversavano le cerchie patriarcali (delle quali la poligamia, l'endogamia e il concubinato costituiscono il naturale ambiente di coltura)?
A essere tutti cugini ci si tiene d'occhio a vicenda, e si risponde al capoclan. Insomma, qualche eccezione qua e là non fanno primavera, ma il diffuso ritorno all'incesto non rappresenterebbe certo un progresso antropologico, anzi.

Anonymous said...

Non "fa" primavera, chiedo scusa.

JimMomo said...

Ok, almeno un argomento che parla di libertà e responsabilità delle persone. Ma nella società di oggi vedo molto improbabile il rischio che intravedi.

Anonymous said...

allora anche "gli accorgimenti" che sconsigliano radiografie alle donne gravide sono incompatibili con la contrarietà all'eutanasia infantile?

L'unica cosa che si evince da questo ennesimo post "partigiano" è la tua ammissione sull'eutanasia infantile: trattasi di pratica volta ad uccidere neonati non-normali. Anche in questo un'altra contraddizione per i tuoi ragionamentoni...

Anonymous said...

Ma voi non pensate proprio alle conseguenze pratiche di certe decisioni...Nulla vi tocca.
Non vi sfiora l'idea che depenalizzando l'incesto si possano avere persone che ne approfittano su parenti deboli? Macché, la democrazia, il diritto ai diritti...l'assurdità delle argomentazioni..Se si segue il ragionamento si potrebbe dire che anche l'omicido dei vecchi deve essere lecito in quanto una minoranza vuole rivendica il diritto a non assisterli.

JimMomo said...

Sto proprio dicendo che laddove c'è una forma di violenza nei confronti di un soggetto debole il legislatore deve intervenire, ma non sulla base di un tabù morale.

Il caso tedesco tra fratello e sorella è emblematico. Sono anche cresciuti separatamente.

Tiri in ballo l'omicidio dei vecchi, ma che c'entra? Conta fino a dieci prima di spararle così grosse.

Anonymous said...

io amo mia sorella da sempre.siamo stati distaccati per cinque anni,durante i quali ci vedavamo solo durante le vacanza(essendo io in collegio)a quindici anni io e lei undici giocavamo a marito e moglie e il desiderio era forte da parte di tutti e due.Ora siamo grandi e quando ci vediamo,non vediamo l'ora di stare da soli per farci coccole che a stento si fermano prima di un rapporto.Siamo sposati ma ognuno di noi è infelice col proprio coniuge.E' un casino!O no?ciao e grazie.Pino