Pagine

Wednesday, June 20, 2007

Il solito, realista Ledeen

Recuperiamo alcuni stralci dell'intervista che Alain Elkann ha fatto a Michael Ledeen nella sua rubrica domenicale su La Stampa.

Lei si considera ancora un Neocon?
«Non ho mai saputo che cosa volesse dire, sono sempre stato e sono ancora un rivoluzionario democratico».
Che intende dire?
«Vuol dire che ogni Paese dovrebbe sempre aiutare elementi democratici specialmente quando sono oppressi da tirannie brutali».
Non sostiene più il governo di George W. Bush?
«Non è il mio lavoro, non ho mai fatto parte del governo. Mi è piaciuta la reazione alla guerra dell'11 settembre ma non mi è piaciuta la strategia della guerra in Iraq che ho criticato prima ancora dell'invasione».
E ora che bisognerebbe fare in Iraq?
«Non esiste, in quanto tale, l'Iraq. Fa parte di una guerra regionale e per vincerla bisogna far cadere il regime iraniano. Una rivoluzione democratica, con appoggi esterni».
(...)
«Tutti i progressisti piangono il Darfur dove i musulmani del Nord combattono anche i neri del Sud utilizzando elicotteri e piccoli aerei. Noi potremmo distruggere quella flotta in quindici minuti, invece di discutere per anni all'Onu mentre i neri del Sud vengono ammazzati. Nessuno dice che il Nord, quindi il Sudan, è uno stato fascista».
Lei è contro l'Onu?
«Sì. Ho definito l'Onu la più grande intesa criminale dei nostri tempi. Sarei favorevole a una Lega di Paesi democratici».
L'Italia vista dall'America?
«Non posso essere obiettivo a questo proposito. Mi pare che l'Europa in generale sia sempre più marginale. L'antiamericanismo italiano è un sentimento che non riguarda la massa degli italiani, è un pregiudizio della sinistra».
Che cosa succederà in Israele?
«Penso che ci sarà un'altra guerra, e presto, già in questa estate».

Già, l'offensiva militare di Hamas a Gaza, e presto anche in Cisgiordania, sembra uno dei preparativi della guerra "estate 2007" contro Israele, per procura di Iran e Siria.

3 comments:

Anonymous said...

Jim, le hai lette le tracce politically correct de' sinistra e da comunisti noglobal terzomondisti che hanno propinato alle maturità?

Per non dire dell'errore blu su Dante!!!

Anonymous said...

vabbé...con dante ed i santi...non si scherza mica...solo benigni fa questo...

patetica la traccia sul tema di attualità: << l'industrializzazione ha distrutto il villaggio e l'uomo, che viveva in comunità e diventato folla solitaria nelle megalopoli. la televisione ha ricostruito il 'villaggio globale', ma non c'è il dialogo corale al quale tutti partecipavano nel borgo attorno al castello o alla pieve. ed è cosa molto diversa guardare i fatti del mondo passivamente, o partecipare ai fatti della comunità >>...e bla, bla, bla...di tamburrano.

la giusta riflessione...da mettere nero su bianco...sarebbe dovuta essere:

<< viva i puffi >>.

ciao.

io ero tzunami...

Anonymous said...

Realisti a posteriori sono capaci tutti. Io mi ricordo benissimo il caro Ledeen suonare le trombe della guerra a Saddam senza andare troppo per il sottile sulla "strategia". Basterebbe andare a leggersi un po' dei suoi virgolettati su Wikipedia (in particolare "Regime change advocacy" e "Controversial theories").