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Friday, June 29, 2007

Tfr, ultime ore per scegliere

Giorni fa ricordavamo, anche a noi stessi, che si stava avvicinando il momento in cui, consapevoli o meno, avremmo effettuato un'importante decisione riguardo il nostro futuro: che fare del Tfr. Se non esprimerete una preferenza entro il 30 giugno, il vostro Tfr verrà automaticamente conferito al fondo negoziale della categoria a cui appartenete, gestito da Sindacati e datori di lavoro.

Siamo ormai alle ultime ore utili per decidere, per esprimere una preferenza, avverte oggi Francesco Giavazzi, sul Corriere della Sera, che, dice, si sarebbe aspettato «che in queste settimane il governo lanciasse una campagna di informazione per spiegare ai lavoratori l'importanza di questa scelta e i rischi del non scegliere... per spiegare ai giovani che fra trenta, quarant'anni quando andranno in pensione, l'Inps non esisterà più e la loro vecchiaia dipenderà da quanto avranno risparmiato e da come avranno investito i loro risparmi».

Il governo non ha fatto nulla di tutto questo, rifiutandosi anche di prorogare di sei mesi la scadenza, considerando lo stato di disinformazione in cui versa la maggior parte dei lavoratori per i quali la legge sceglierà per loro.

Giavazzi pone al Governo domande più che lecite, che però trovano risposte scoraggianti: «Perché ad un lavoratore non deve essere consentito di riscattare il 100% del capitale maturato al momento del pensionamento e farne ciò che vuole? Perché se un lavoratore decide di investire il suo Tfr in un fondo non previsto dagli accordi sindacali perde il diritto al contributo addizionale a carico dell'azienda? Perché se è scontento dei rendimenti offerti dal suo fondo di categoria deve aspettare due anni prima di poter trasferire i propri risparmi altrove? Forse perché la gran parte dei fondi negoziali sono co-gestiti dai sindacati?»

Al tavolo intorno al quale in questi giorni si discute di "scalone", di riforma delle pensioni, ha luogo «un balletto vecchio di almeno vent'anni» e, «come sempre, il governo ha invitato solo i sindacati. Ma che cosa sperava di ottenere dalla trattativa con una controparte i cui iscritti sono per lo più lavoratori già in pensione o prossimi alla pensione?»

Purtroppo Prodi ha già deciso di accontentare i sindacati: la legge Maroni verrà cancellata, si continuerà ad andare in pensione prima dei 60 anni, saremo l'unico paese europeo che abbassa l'età di pensionamento anziché alzarla. Eppure, conclude Giavazzi, al Governo converrebbe affrontare lo sciopero dei sindacati, perché «basterebbe avere il coraggio di spiegare ai cittadini quali privilegi si vogliono proteggere» con quello sciopero.

Sul Tfr Giavazzi suggerisce un articolo sul sito lavoce.info: "Non è d'oro il silenzio sul Tfr". Un altro sito utile dove documentarsi è tuapensione.it, che mette a disposizione una guida davvero molto ben fatta, che mette in guardia dalle trappole e smaschera i conflitti di interessi, molto spesso taciuti, dei vari attori coinvolti nella destinazione del Tfr: datori di lavoro, sindacati, banche, assicurazioni, governo, giornali e tv.

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