Altra perdita secca di credibilità del Governo Prodi, che dimostra ormai di aver perso il controllo dei nervi, addirittura rifiutandosi di firmare, unico tra i governi dei paesi membri, un rapporto dell'Ocse sulla tenuta dei sistemi pensionistici che si limita a chiedere una riforma più rapida e a ripetere ciò che tutti sappiamo: che le riforme Dini e Maroni vanno «accelerate». Le riforme delle pensioni in Italia hanno migliorato il sistema previdenziale, ma i tempi di applicazione sono troppo lunghi, afferma l'Ocse.
Ebbene, per il Governo italiano i dati riportati sono «fuorvianti».
Eppure, l'Italia resta il paese Ocse con i contributi pensionistici più alti (il 32,7% della retribuzione fino al 2006 contro una media Ocse del 20%).
Il rapporto sottolinea come la maggior parte dei Paesi Ocse preveda il ritiro dal lavoro per gli uomini a 65 anni. In Australia, Belgio, Portogallo e Regno Unito si sta riequilibrando l'età di pensionamento tra uomini e donne, mentre solo quattro paesi (oltre l'Italia, il Messico, la Polonia e la Svizzera) prevedono età diverse di ritiro tra uomini e donne.
Per l'Ocse inoltre solo in Ungheria e Regno Unito si registrerà un aumento della pensione futura mentre in Francia, Germania, Italia, Giappone e Svezia i benefici futuri saranno tagliati tra il 15 e il 25%.
Tutto ciò è davvero fuorviante...
1 comment:
avvitamento...
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