«I vincoli agli sconti sul prezzo dei libri penalizzano i consumatori e deprimono i volumi di vendita del settore, contribuendo a fare dell'Italia il fanalino di coda dell'Europa (e non solo) in termini di libri letti pro-capite. Ogni volta che si introducono elementi di liberalizzazione e di concorrenza, chi gode di una posizione di rendita invoca la specificità del settore in cui opera. Sono convinto che l'obiettivo del legislatore sia quello di favorire i consumatori attraverso la concorrenza. Nel caso specifico... di aumentare il numero dei libri venduti e la platea dei lettori. Questo non danneggia assolutamente librai ed editori, anzi: la possibilità di praticare sconti sui prezzi non può che portare ad un aumento delle vendite».Ottima iniziativa di Della Vedova, come quella di D'Elia sui farmaci di fascia "C" anche nei supermercati e nelle farmacie, che però il ministro Turco si prepara a bloccare al Senato.
Se solo Benedetto si "deberlusconizzasse" un po', se concedesse alla politica i suoi tempi e si aprisse a nuove imprese... lui, liberista...
4 comments:
La tua postilla finale mi è molto chiara.. molto ;)))
Chissà..
Jim, ti ho spedito una mail... Se riesci a darci un occhio mi fai un favore.
Ciao
Salvio
Perdonami Salvio. Tutta colpa mia. Ho letto la mail, ma adesso sono in partenza e non so come contattarti.
Però ho lasciato detto a Nardi di chiamarti.
ciao,
Federico
Caro Jim, io non so bene in che rapporti siano, ma pensi che Benedetto&Daniele possa essere il ticket dei sogni?
Ma uno come Benedetto che ha avuto il posto in quell'utilissimo e straordinario ente che è il (...) non appena è passato con Silvio, secondo voi molla il magnate benefattore per un Capezzemolo qualsiasi che ha tutt'altro programma in testa?
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