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Saturday, May 21, 2005

Non era libera Chiesa in libero Stato?

Il mite Azioneparallela ha ragione a prendersela se vuole mandare la figlia alla scuola materna pubblica ma finisce dalle suore tramite convenzione comunale, e gli rifilano pure il bigliettino dell'arcivescovo (il mite Caffarra), con l'invito all'astensione dal voto il 12 e il 13 giugno.

D'altra parte, mettiamoci l'anima in pace, l'offensiva è in tutta Italia. Anche a Roma, volantini a messa, manifesti al Pantheon, celebranti scatenati come comizianti. Debbo al tesoriere di Radicali Italiani Rita Bernardini la segnalazione che domenica scorsa l'invito all'astensione è stato formulato dal celebrante della messa data in diretta televisiva nazionale!
Mettiamoci il problema dei cattolici per il "Sì" silenziati e insultati («stupidi o traditori»). Mettiamoci i cardinali come Pompedda: «Non aderire all'invito di non andare a votare non è passibile di scomunica. Ma il cattolico deve sentire la voce di prudenza del suo vescovo e, se non l'ascolta, compie una grave e imprudente disobbedienza».

Per fortuna, Riccardo Canevari, un attento lettore di Notizie Radicali ci ricorda l'intervento pronunciato da Camillo Benso Conte di Cavour alla Camera dei Deputati del Regno di Sardegna il 30 dicembre 1857:
«Ma se io non temo le lotte politiche, quando siano combattute con armi legali, non posso dire altrettanto , ove il clero potesse impunemente valersi delle armi spirituali di cui è investito per ben altri uffici che per far trionfare questo o quell'altro politico candidato. (...) Quando il clero potesse impunemente denunciare nei comizi elettorali i suoi avversari politici, a cominciare da coloro che reggono lo Stato fino all'ultimo fautore delle idee liberali, come nemico acerrimo della Chiesa, come uomo colpito dai fulmini divini, esso potrebbe facilmente ottenere da quella gente di opporsi e al Governo e alla maggioranza non solo colle armi legali, ma altresì coi mezzi materiali. Laonde io non esito a proclamare che se l'impiego abusivo delle armi religiose potesse farsi impunemente dal clero, noi saremmo minacciati, in un tempo più o meno lungo, degli orrori della guerra civile».
"Bravo! Bene!", acclamò l'assemblea, allora, liberale.

Ah, dimenticavo, oggi alle 16.00 JimMomo sarà alla maratona Blog in Progress sui referendum negli studi di Nessuno Tv, nonché, a seguire, a una seconda maratona, stavolta dove si corre davvero, organizzata da Radicali Roma. Ac-correte!

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1 comment:

Anonymous said...

Suvvia, addirittura parlare di "offensiva"!!! Siamo praticamente soli con quasi tutto il mondo politico contro (tranne due micropartiti, tutti gli altri leader hanno annunciato che andranno a votare, quasi tutti sì). I radicali (partito che non si presenta alle elezioni ma che pretende di avere lo spazio che ha chi ha il coraggio di affrontare le urne, anche a costo della sconfitta) sono in televisione ogni giorno a denunciare che c'è il regime blablabla, a dire che chi si astiene è disonesto, ad affermare che noi saremmo contro la ricerca scientifica, che saremmo addirittura contro le libertà... E tu mi parli di offensiva del fronte dell'astensione? Eddai... Questo è vittimismo ingiustificato.

Ciao,

harry