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Thursday, May 26, 2005

Bush non segue l'elefantino alle "crociate"

Sono io che non capisco bene oppure quella di Giuliano Ferrara si chiama appropriazione indebita di presidente americano? Oggi lo ha rifatto rispondendo a una lettera di Christian Rocca. Dunque, cerchiamo di capire bene chi è che teme di dire come stanno le cose in America e qual è la politica (perché questa alla fine conta) del presidente Bush in merito alla ricerca sulle cellule staminali embrionali. Secondo Ferrara, addirittura per Rocca sarebbe «insopportabile l'idea che un leader da lui apprezzato abbia fissato un limite alla libertà estrema di un paese da lui (Rocca) tanto amato».

A me pare esattamente il contrario: per Ferrara è insopportabile l'idea che un leader da lui apprezzato pone un limite (discutibile), ma non un divieto sulla ricerca. Di più, Bush pone un limite non alla ricerca, ma all'uso di fondi federali, cioè di tutti i contribuenti, in quella ricerca. Per capirci chiediamoci: sarebbe d'accordo lui (Ferrara) a importare pari pari in Italia la stessa situazione normativa che vige in America su fecondazione assistita e cellule staminali embrionali, e a partire da quel punto fermo per poi discutere se investire o no soldi pubblici in quella ricerca? Io ci metterei la firma, lui (l'elefantino) temo di no.

Anche oggi Rocca non si astiene dal ribadire le profonde differenze tra il quadro giuridico americano e quello venutosi a determinare in Italia con la legge 40.
«... Bush non ha vietato la ricerca, non ha posto veti sul finanziamento pubblico statale (tantomeno su quello privato), né su quello federale sugli embrioni creati prima del 2001. Non c'è neanche bisogno di spiegare che il Far-west americano sulla fecondazione assistita non è stato messo in discussione».
Inoltre, con la legge 40, quei 21 bambini con cui Bush si è fatto fotografare ieri non sarebbero mai nati. Insomma, negli Usa c'è il cosiddetto Far West, che poi non è tale, ma è autogoverno delle coscienze. In discussione negli Stati Uniti c'è solo l'opportunità o meno di stanziare fondi federali per la ricerca su embrioni creati dopo il 2001. La cosa singolare è che Ferrara finisce per dare della posizione di Bush la stessa lettura che ne dà il «prestigiosissimo quotidiano liberal» New York Times nell'editoriale di oggi:
«Such convictions deserve respect, but it is wrong to impose them on this pluralistic nation... the president's intransigence provided powerful proof of the dangers of letting one group's religious views dictate national policy... Mr. Bush is imposing his different moral code... he seeks to impose his morality on a society with pluralistic views».
Il NYT se ne preoccupa mentre Ferrara se ne rallegra, ma entrambi riconoscono al presidente la volontà di imporre, di vietare. Sbagliano, quello di Bush è un compromesso, discutibile, ma non è un'imposizione, né un divieto.

Noi qui in Italia, che siamo più sfortunati, firmeremmo carte false per trovarci di fronte a un contesto normativo liberale come quello americano, dove nulla è vietato, la ricerca e la sfera personale sono salvaguardate nelle loro libertà, e ci si divide su dove allocare le tasse dei contribuenti, su come meglio utilizzarle rispettando le diverse sensibilità. Ho l'impressione che Rocca "sopporti" tranquillamente la posizione di Bush, e anch'io (pur non condividendola) tuttavia la "sopporto", mentre Ferrara, che ha tanta voglia e fretta di arruolare il presidente Usa nella sua crociata, ho l'impressione che dovrà rimanere a bocca asciutta.

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