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Thursday, May 05, 2005

D'Alema indossa la divisa da "governo"

"Forza D'Alema!", il Riformista si entusiasma, anche se è un po' presto visto che il blairismo a intermittenza di D'Alema, più volte ripreso e abbandonato, si lega bene al cinismo e al tatticismo del personaggio.
Vorremmo però - incontentabili come siamo - mettere in guardia dal rischio che queste svolte, soprattutto in politica estera, appaiano velate da un sospetto di cinismo... perché una cosa è parlare dall'opposizione e un'altra è parlare da governo in pectore. Però, per convincere le famose masse, per tirarsi indietro la propria gente (alibi spesso usato per giustificare le prudenze conservatrici del passato) bisogna non solo annunciare il nuovo verbo, ma praticarlo, farlo diventare senso comune, affermarlo con una vera e propria pedagogia. Crederci, in una parola.

Vedete, Blair ha rischiato e rischia ancora molto per la posizione che ha assunto sull'Iraq. Ma nessuno potrà mai dirgli di non averla sempre sostenuta. E questo gli ha conquistato quel minimo di rispetto che forse farà passare gli elettori inglesi sopra ai molti dubbi che nutrono sull'uomo. La pedagogia è credere in quello che si dice, e dirlo anche quando è impopolare, non solo quando è ormai verità accertata dalla storia.

La pedagogia è dire alla sinistra italiana - come ha fatto Blair al New Yorker - che «il vero scandalo della politica progressista è che nessuno scenda in strada contro la Corea del Nord», dove ci sono ventitre milioni di abitanti tenuti in schiavitù, e tutti scendono in strada contro l'America, che è un paese libero. La pedagogia è dire - con Blair - che le anime della sinistra sono due: «Una è la pace, la seconda è la volontà di intervenire per aiutare chi ne ha bisogno»; e che «la pace è essenziale ma sotto i regimi totalitari non ce n'è molta». La pedagogia è sostenere una posizione non solo perché - nobilissima ragione - è di governo, ma perché è genuinamente di sinistra.

1 comment:

Anonymous said...

I agree sul tatticismo di D'Alema, è un personaggio sempre da prender con le molle.
Ho trovato interessante sotto il profilo zapatero la reazione al proposito di Prodi, che se n'è uscito con un commento del tipo:" la storia dirà che l'Europa ha esportato più democrazia dell'America". Ma 'sto qui c'e' o ci fa?
ciao, Abr