Francesco Battistini, inviato della Corriere della Sera, è stato arrestato a Cuba. Avverte la sua redazione poco dopo le 13 (ora italiana) con un suo sms: «Arrestato». Il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, esprime preoccupazione e invita tutti i democratici, anche la sinistra europea, a «svegliarsi» di fronte a quello che sta succedendo a Cuba. Il direttore Paolo Mieli è duro: si manifesta «la volontà delle autorità cubane di mettere il bavaglio alla libera informazione degli organi di stampa internazionali. Chiediamo la liberazione immediata del collega Battistini per metter fine a un atto odioso che dimostra la natura profondamente illiberale di quel regime». Il Ministro degli Esteri Gianfranco Fini convoca l'ambasciatore cubano a Roma.
C'è Guantanamo e Guantanamo, avevo scritto in questo post ieri, annunciando l'Assemblea per la promozione della società civile. Inoltre, Castro ripaga con l'espulsione di un eurodeputato tedesco la decisione dell'Ue di riaprire un dialogo con Cuba. Decisione che, come dimostrano i fatti di oggi, è sciagurata e ingenua. Con le dittature non si dialoga, si destabilizzano e si fanno crollare.
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