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Thursday, May 19, 2005

Radio e Tv le "armi" più temute dai fondamentalisti islamici

Una delle conduttrici radiofoniche di Radio Arman, Zarlasht MadadPer la liberazione di Clementina Cantoni si chiede di fermare una singola trasmissione radiofonica; una giovanissima conduttrice dell'Mtv afghana viene assassinata. Radio e tv, ma anche tv satellitare e internet, ma in generale tutto ciò che è informazione e comunicazione fa paura ai fondamentalisti islamici... Nell'Afghanistan post-talebani il fenomeno delle radio è esploso. Le emittenti sono ormai oltre 50, sono centinaia di migliaia gli apparecchi radio in circolazione ed è frequente per strada imbattersi in passanti con la radiolina all'orecchio. Proprio le radio si stanno rivelando uno strumento prezioso, anche perché alla portata delle condizioni economiche della popolazione, per l'elevamento della condizione femminile, in un paese dove fino a poco tempo fa le donne erano costrette a vivere in uno stato di segregazione sociale permanente. Il successo che stanno avendo radio e tv in Afghanistan, e la reazione violenta degli integralisti ne è una conferma, dovrebbe indurre le nazioni libere cui sta a cuore l'espansione della democrazia e dei diritti umani a investire maggiormente in progetti a sostegno delle cosiddette "bombe" dell'informazione. Leggi
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