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Tuesday, February 06, 2007

Che cosa vuole questo Casini?

Pier Ferdinando CasiniNon si è ancora capito bene. Al Corriere della Sera parla di un «neocentrismo alla luce del sole», che non fa rima con «trasformismo».

Non gli piace il bipolarismo. Questo bipolarismo. Ma pare che non voglia neanche il «grande centro». Vorrebbe un bipolarismo che «fa perno sull'alternativa tra popolari e socialisti», in cui «le formazioni comuniste e quelle di estrema destra restano fuori dal gioco delle alleanze». Idea condivisibile, ma allora perché lo chiama «neocentrismo»? Forse perché secondo i suoi piani a sparire sarebbe la destra, marginalizzata e sostituita da un centro popolare che sta a destra rispetto a una sinistra socialdemocratica?

Il leader dell'Udc prosegue: «Il neocentrismo, d'altra parte, non può essere una formula politichese per indicare nuovi e forse improbabili contenitori. La sfida non può che essere nei contenuti». Ecco il Casini «volenteroso». Bene anche qui, vediamoli questi contenuti. Innanzitutto le priorità indicate dal Governatore Draghi: riforma delle pensioni e riduzione della pressione fiscale. Sulle pensioni, «a fronte di misure apparentemente impopolari, l'Udc dovrà schierarsi al fianco dei figli contro l'egoismo di noi padri». Ottimo.

Sulle tasse, Casini chiede di destinare le maggiori entrate alla riduzione del debito pubblico, premessa per una «strutturale» riduzione delle aliquote. Qui qualche dubbio ci viene. Non era l'Udc una delle forze politiche della ex maggioranza che ha maggiormente contribuito all'aumento della spesa pubblica e posto veti sulla riduzione delle tasse?

Ed è remota, infine, la possibilità che l'Udc sostituisca Rifondazione comunista nella maggioranza che sostiene il Governo Prodi, perché non ne ha i numeri.

A rendere nonostante tutto ambigua la politica di Casini è il fatto che da una parte ribadisce la sua opzione per il bipolarismo, seppure diverso da come è oggi, dall'altra per un sistema elettorale proporzionale, senza premi di maggioranza, tale da riprodurre un multipolarismo, o multipartitismo, da cui una forza politica come l'Udc avrebbe tutto da guadagnare, facendo da ago della bilancia, o da centro della palude.

1 comment:

Anonymous said...

Secondo me il neocentrismo del Casini di oggi è solo una tattica antiberlusconiana ed anti-Fini.
Lui vuole proporsi come leader del centrodestramoderato e richiamare a sè i prossimi fuggiaschi dalla Margherita.
A quel punto il bipolarismo sarebbe il reassemblement delle forze del pentapartito contrapposte alle forze più estreme.

Mi chiedo se in uno scenario del genere Capezzone riuscirebbe a trovare una poltrona. Forse sì, con un po' di buona volontà ed un Pannella al seguito in meno.

Eppure..., mi sa che al momento giusto, cioè quando oltreTevere vorrà, Formigoni...