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Friday, February 02, 2007

Da Chirac, e dall'Europa, i veri pericoli

La recente uscita del presidente francese Chirac, per il quale in caso di lancio di una bomba atomica iraniana su Israele prima ancora che il bersaglio sia colpito Teheran sarebbe «rasa al suolo», è emblematica di un sentimento diffuso tra i governi europei. La Francia - e l'Europa - mettono in conto l'eventualità di un attacco nucleare contro Israele. Non avvertono l'urgenza di fermare i piani di Teheran, perché confidano nel fatto che sarà Israele stesso a cavarsela, difendendosi da un eventuale attacco. Insomma, come dire che non ci riguarda.

Più che opportune, quindi, le domande che Ostellino gira al ministro degli Esteri D'Alema per sapere...
«Che cosa egli pensi di un Paese membro delle Nazioni Unite (l'Iran) che minaccia di distruzione un altro Paese membro (Israele); se e come l'Italia, tanto attenta alla diplomazia multilaterale, voglia far sentire nelle sedi multilaterali per eccellenza (le Nazioni Unite e l'Unione europea) la propria voce, che non sia il solito generico appello al "dialogo" fra le parti, di fronte alle ripetute minacce del presidente iraniano Ahmadinejad; come il nostro Paese possa e voglia concorrere, in concreto e in sintonia con i suoi alleati europei e gli Stati Uniti, a scongiurare la prospettiva di una guerra nucleare fra Iran e Israele; che cosa, infine, il governo cui egli appartiene intenda fare, sul piano interno e bilaterale, per evitare che i crediti alle nostre legittime esportazioni verso l'Iran si trasformino, di fatto e per quanto indirettamente, in unìoccasione di "affari illeciti" — come denuncia Washington — che comporterebbe una grave responsabilità politica e morale da parte nostra. Una risposta chiara e definitiva sarebbe utile e gradita».
Più diretto, contro Chirac, Oscar Giannino: «Lo vogliamo ammettere, che il campione della politica del no all'intervento in Iraq mostra di essere un vecchio pericoloso e irresponsabile di primo calibro?»

Ancora più irresponsabile visto che a Teheran avranno sicuramente registrato e inteso le dichiarazioni del presidente francese per ciò che significano: sostanziale via libera, anche se l'Europa formalmente è costretta a far vedere di voler dissuadere l'Iran dal dotarsi dell'atomica.

2 comments:

Anonymous said...

Strano...
A me risulta che in un Paese serio o dove ci sono persone serie il ministro degli esteri che non ha più una maggioranza a sostenerlo debba rassegnare le dimissioni...

In un Paese serio...

Anonymous said...

premessa...che poi è una domanda che mi pongo ogni volta che sento citare l'iran ( cioè...un giorno sì e l'altro pure... )...

mi chiedo...dove ( e come ) si potrà risolvere - pacificamente - la crisi con l'iran? a new york, sulle comode poltroncine vellutate del consiglio di sicurezza? o a bruxelles, che è solo un'espressione geografica? magari nella decadente vienna, ballando un valzer facendo il periplo dell'ennesimo tavolo apertosi per facilitare i negoziati ( finti ) tra gli atomisti del golfo persico e i geni dell'agenzia internazionale per l'energia atomica? e perché non a teheran? sì, nella tana del lupo, di razza sciita...e magari...a negoziare ci mandiamo qualche sveglione dell'unione europea che non potrebbe far altro che siglare l'ennesimo compromesso fatuo...poi parigi...roma...praticamente, un tour attraverso le + belle capitali mondiali...

holidays...

sì, buonanotte...peccato che teheran non rinuncerà mai ai suoi propositi nucleari.

neanche se...dovesse andare in vacanza l'intero consiglio dei guardiani...

a prescindere che...a parte la minaccia continua, bestiale, attuale e concreta verso israele...teheran - purtroppo - agisce in piena legittimità "ordinamentale" ( pure internazionale ) e nessuno - purtroppo ancora - gli può impedire di continuare a percorrere la strada della ricerca nucleare destinata a scopi civili...a prescindere da questa piiiiiiiiiiccolissima circostanza...una teheran così determinata e...codicisticamente inattacabile... è oltremodo "politicamente" invulnerabile.

rimangono le azioni militari...senza ombra di dubbio...radere al suolo l'iran e gli iraniani tutti...come vorrebbe l'highlander chirac...ed anche in questo caso ( scongiurabile...ma credo inevitabile...), gli unici che lo potrebbero fare non sarebbero certo i francesi, troppo codardi...parigi, inoltre, già nei confronti dell'occidente nostro...ha inopinatamente combinato diversi pasticci, tipo l'aver bocciato il referendum sulla carta costituzionale europea.

figuriamoci la terza guerra mondiale...

nel suo piccolo...nel 2005 sembrava che l'europa dovesse chiudere i battenti per colpa di uomini politici del tipo...jacques chirac.

oggi, il medesimo genio, con il culo poggiato su uno dei più ragguardevoli arsenali atomici, ci riprova alla grande proponendosi con la sua personalissima aspirazione ad una teheran modello hiroshima e/o nagasaki.

ma chirac non è credibile...neanche come bombarolo.

quanto all'arma della diplomazia - della quale ho un pessimo giudizio - essa è sempre più spuntata perché se fino a qualche tempo fa...una azione univoca e determinata dell'occidente ( ma anche dei russi e dei sedicenti paesi arabi moderati ) avrebbe potuto ancora esercitare una certa pressione sul regime iraniano, non solo dall'esterno ma soprattutto dall'interno della società iraniana medesima...oggi, pure questa possibilità sembra destinata a non poter più essere nemmeno presa in considerazione.

salvo agire con tutta l'intelligence possibile...e a questo proposito,...devo dire che la possibilità di arrestare, oggi, gli agenti iraniani in iraq...forse può essere ritenuto un piccolo passo avanti.

sempre che al prossimo step...non ci si imbatta in un'insidia dolorosissima...qualche cavillo burocratico magari...una mancata esegesi del diritto pubblico internazionale o di qualche sfigata convenzione mondialista e multilaterale...e questo perché è evidente che mentre le c.d. potenze democratiche ( più o meno ) mondiali parlano, ragionano, si riuniscono, proclamano, censurano, sottoscrivono...in una parola, temporeggiano...gli iraniani - anche i più idioti - si rendono conto che al loro duce è permesso di andare avanti impunito.

eh, sì, credo proprio che tutti, prima o poi, compreremo microchips e pile atomiche - tascabili - made in iran...


ciao.


io ero tzunami...