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Friday, September 07, 2007

Get the power

Due sindaci di sinistra, Cofferati (Bologna) e Dominici (Firenze), intervengono nel dibattito in corso sulla sicurezza chiedendo pieni poteri. Hanno pienamente ragione. Per oltre un decennio si è parlato a vanvera di federalismo. Da sempre riteniamo infatti che sia inutile parlare di federalismo finché esisteranno, quanto meno con gli attuali poteri, i prefetti. Una redistribuzione di poteri tra prefetti e sindaci, con l'assunzione da parte di questi ultimi della responsabilità della sicurezza, e i primi retrocessi ad agenti di coordinamento per conto del governo centrale, dovrebbe accompagnare il federalismo fiscale, così da avvicinare la democrazia ai territori, ai cittadini. I sindaci avrebbero strumenti per agire e nessun alibi; i cittadini vedrebbero da vicino come vengono spesi i soldi e anche chi li spende.

5 comments:

salvio said...

e invece secondo me se ne é proprio accorto.

PS: finalmente hai cambiato il template, ma in firefox non si vede proprio un granché...

Marco said...

il federalismo "comunale" ha senz'altro più senso di quello "regionale"

Anonymous said...

Sessant’anni fa, un certo Luigi Einaudi aveva scritto cose più radicali ;-)

Anonymous said...

Get the power?
Sei un provocatore da strapazzo caro Fede. "Get the power"? ma sai cosa significa almeno?
Cofferati, Domenici, radical chic d'accatto che conoscono le periferie e il disagio come io conosco i corridoi del Pentagono. Non so se ti ricordi, caro smemorando, quando lo sceriffo di Bologna dal palco dei comizi che postavo sul sito additava Biagi come uno dei responsabili del disastro socio-economico del Paese e tu gli sputavi contro la tua ira capital-nazista.
Times change, things change ma tu fingi di perseguire una coerenza inesistente. Adesso fanno bene a fare cosa. A mettere in galera i graffitari? Peccato che nella tua adorata Amerika sia nato Keith Haring, forse proprio grazie alla vostra repressione nazistoide. Forse è questo che vogliono i due radical chic, far nascere nuovi talenti di strada, perché si sa, la repressione rende più urgente la creatività. Che buffoni.

www.adrianoangelini.net

said...

Non credo che Keith Haring scrivesse sulle metropolitane cose come "io e te nove piedi sopra il cielo" o "ragazzo carino ti succhia l’uccello - chiama 555-347-329". Invece, a Milano, Vittorio Sgarbi (Vittorio Sgarbi!) ha indicato pubblicamente alcuni graffiti come parte del patrimonio culturale della città.

Eh, lo so, da bambino Giuliano Ferrara stava sulle ginocchia di Togliatti mentre Furio Colombo stava sulla ginocchia di Gianni Agnelli, e in vista delle primarie del Piddì ci sentiamo tutti come Antonio Albanese...