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Thursday, September 20, 2007

Iran e Russia nell'agenda di Kouchner

Prima per l'Iran, poi per la Russia, passa la via della nuova politica estera francese. Il ministro degli Esteri (non del Commercio Estero) Kouchner sarà a Mosca martedì, ma ha già compiuto una serie di gesti simbolici: ha incontrato i rappresentanti della società civile, dell'opposizione e delle ong, e visitato i locali di Novaia Gazeta, il giornale di Anna Politkovskaia, la giornalista critica del Cremlino assassinata il 7 ottobre del 2006. «Anna è stata un modello di giornalismo e di combattente per i diritti umani», ha dichiarato Kouchner, ammettendo che il rapporto con la Russia «non è facile. La realpolitik non sempre va d'accordo con la purezza dei principi».

Natalie Nugayrède, di Le Monde, ha spiegato a Il Foglio che Kouchner non pronuncerà «parole particolarmente dure contro Putin in pubblico», perché è impegnato in negoziati «molto delicati» su Iran e futuro del Kosovo («la prima prova politica e morale che affronta l'Ue»), dossier su cui Francia e Russia hanno profonde divergenze, sconosciute finché all'Eliseo ha abitato Chirac.

Ma con la sua personalità e il suo percorso, osserva Nugayrède, «la politica estera francese parla più forte sui diritti dell'uomo». La Francia può anche permettersi un atteggiamento più fermo con Mosca: grazie a centrali nucleari e colossi energetici, dipende meno dal gas russo. Cosi, spiega Nougayrède, «la questione delle libertà pubbliche e della libertà di stampa è ormai una fonte di tensione tra Parigi e Mosca».