Il liberismo sarà anche "di sinistra", ma non è cattolico, almeno secondo Benedetto XvI. Su questo blog non abbiamo mai creduto che l'attacco di Papa Ratzinger al liberalismo si fermasse alle libertà personali, alla morale e al costume. Pur non potendo mettere in discussione in modo credibile il libero mercato, per mancanza di sistemi alternativi in grado di produrre benessere, lo si attacca per i suoi presunti eccessi, il consumismo, ricorrendo all'immmagine pauperistica del capitalista avido e senza scrupoli che affama le popolazioni indigine.
«L'emergenza della fame e quella ecologica - ha spiegato Benedetto XVI - stanno a denunciare, con crescente evidenza, che la logica del profitto, se prevalente, incrementa la sproporzione tra ricchi e poveri e un rovinoso sfruttamento del pianeta. Quando invece prevale la logica della condivisione e della solidarietà, è possibile correggere la rotta e orientarla verso uno sviluppo equo e sostenibile».
La colpa della povertà e della fame nel mondo non sarebbe dunque di governi corrotti, di terribili dittature, dell'arretratezza culturale e civile in cui vivono centinaia di milioni di persone, in molti casi costrette a quell'aretratezza dalla propria religione, ma della logica del profitto. Eppure, ci dicono le statistiche, proprio la logica del profitto, il libero mercato, il capitalismo, la globalizzazione, stanno facendo compiere ai paesi in via di sviluppo che li adottano impressionanti passi da giganti e, nel lungo periodo, sono sempre di più i milioni di individui nel mondo che escono dalla soglia della miseria.
«Il capitalismo non va considerato come l'unico modello valido di organizzazione economica», dice il Papa: quale alternativa, dunque? Proponga pure. Governanti ed economisti dovrebbero forse affidarsi alla Madonna per trovare «strategie lungimiranti che favoriscano l'autentico progresso di tutti i popoli»?
«L'emergenza della fame e quella ecologica - ha spiegato Benedetto XVI - stanno a denunciare, con crescente evidenza, che la logica del profitto, se prevalente, incrementa la sproporzione tra ricchi e poveri e un rovinoso sfruttamento del pianeta. Quando invece prevale la logica della condivisione e della solidarietà, è possibile correggere la rotta e orientarla verso uno sviluppo equo e sostenibile».
La colpa della povertà e della fame nel mondo non sarebbe dunque di governi corrotti, di terribili dittature, dell'arretratezza culturale e civile in cui vivono centinaia di milioni di persone, in molti casi costrette a quell'aretratezza dalla propria religione, ma della logica del profitto. Eppure, ci dicono le statistiche, proprio la logica del profitto, il libero mercato, il capitalismo, la globalizzazione, stanno facendo compiere ai paesi in via di sviluppo che li adottano impressionanti passi da giganti e, nel lungo periodo, sono sempre di più i milioni di individui nel mondo che escono dalla soglia della miseria.
«Il capitalismo non va considerato come l'unico modello valido di organizzazione economica», dice il Papa: quale alternativa, dunque? Proponga pure. Governanti ed economisti dovrebbero forse affidarsi alla Madonna per trovare «strategie lungimiranti che favoriscano l'autentico progresso di tutti i popoli»?
13 comments:
alla Madonna no, ma avere un briciolo di etica che li guidi, questo certamente.Io non abbocco a tutto questo liberismo di facciata che vuole solo una cosa e cioè che il mercato del lavoro vada sempre più al ribasso.Credo che il Papa voglia dire che l'uomo non va sfruttato solo per fare più soldi a palate, credo che il Papa voglia dire che ogni uomo ha una dignità che va rispettata.Non si può condannarlo ad un limbo asfittico, senza aspettative solo perchè non si riesce a competere con la Cina.Alludo al precariato cui tanta gente è costretta per esempio per anni.Non è giusto, non è umano, non è caritatevole.Facile auspicare il precariato se si è uno con lavoro stabile e con prospettive vaste.Ma questa è la politica, specie da noi,dove vale sempre il detto:ognuno per se e Dio (se c'è) per tutti.Non vedo cosa abbia detto Papa Ratzinger per disturbarla tanto.La dignità della persona non è un tema che le sta a cuoire per caso? Tana
http://riflessiditana.ilcannocchiale.it/
b
Gentile Tana, non abbocca al liberismo per abboccare a due pensierini delle elementari pieni di retorica?
Si rilegga. I liberisti vogliono fare soldi a palate sfruttando l'uomo? Quindi il liberismo è roba da ricchi, i liberisti poveri sono coglioni...
La sofferenza e le ingiustizie causate dalla paralisi del mondo del lavoro sono molto più attuali e concrete in Italia.
Dal canto mio sto godendo come un riccio per queste parole del papa. Da stampare, imparare a memoria, incorniciare. Da sbattere sotto il muso di quegli strani esseri che premettono sempre il termine "cattolico" ma continuano a travestirsi da liberali.
Se le stesse parole le avesse pronunciate Diliberto, i nostri eroi cristiani rinati lo avrebbero fatto nero.
no Diliberto lo avrebbero fatto blu stia certo.Non credo di aver scrito cose retoriche,anzi.Ho espresso il disagio della gente (non il mio sia chiaro).Io credo che prendere posizioni assolutistiche non vada mai bene.Oggi leggevo questa notizia
http://www.zeusnews.it/news.php?cod=6150
La TELECOM visti i pessimi servizi riassume tecnici.E questo è importante.La professionalità è importante e questa è frutto di conoscenze, esperienze, impegno, dedizione, cose che il precariato non compra.I servizi TELECOM sono pessimi e taccio dei call center.Vogliamo fare esperienze anche concernenti quello che non va nel troppo liberismo?Che è positivo in generale perchè costringe la gente a non adagiarsi , ma a tutto c'è un limite.Il papa , credo, questo volesse affermare.IMO
Insomma sull'argomento occorre discutere, non dare tutto per buono e scontato.Far pensare la gente non è male, specie in tempi di grillismo e settarismo imperante.
Grazie per la gentile risposta comunque
Tana
No Diliberto nello specifico lo avrebbero preso a calci e lo avrebbero fatto blu.Non credo di aver scritto affermazioni retoriche.Il liberismo spinto non è mai un bene e nulla va dato per scontato.Per esempio ho letto che dopo molto la TELECOM riassume tecnici qualificati dato il pessimo servizio.Il precariato è utile ma non deve essere eterno e i guadagni sono sacrosanti ma eticamente parlando non devono essere fatti troppo sulla pelle della gente cui non è dato un futuro, cui sono scippati i sogni,i desideri.A parte che il precariato alla lunga danneggia perchè chi ne è afflitto prima o poi molla l'impegno nel suo lavoro, l'aggiornamento, perde la voglia di fare .Papa Ratzinger ha voluto mettere in guardia su certi abusi, tra lui e Diliberto c'è un abisso, non fosse altro di cultura umanistica.Quello che dice il papa deve far ragionare, poi c'è il libero arbitrio e il confronto con la realtà dei fatti e...dei servizi, pessimi della TELECOM per esempio.Certe finte liberalizzazioni sono esiziali, sempre stando nel tema della TELECOM e della finta liberalizzazione dato che concorrenza vera non c'è
Tana
Il Papa cattolico romano è per sua stessa "natura" anti-protestante.
Viste le origini del capitalismo dalla Riforma protestante è ovvio che il Papa dica così.
Non vedo la notizia.
Assoluta coerenza.
Che poi lo IOR, l'OpusDei, Cielle e similari siano poteri finanziari ed economici che seguono i metodi e le logiche del profitto e del capitalismo... beh, questo è solo... relativismo.
Attento Jim a leggerti bene le agenzie, perchè come al solito spesso le cose vengono strumentalizzate (come avviene nel 100% dei casi in cui parla il pontefice). Ratzinger ha detto quello che tu riporti, ma ha anche detto altro: "il profitto è naturalmente legittimo e, nella giusta misura, necessario allo sviluppo economico”. Chiaro?
E di seguito:"“Si tratta dunque di operare una sorta di ‘conversione’ dei beni economici invece di usarli solo per interesse proprio, occorre pensare anche alle necessità dei poveri, imitando Cristo stesso". Chiaro? Figurati se il Papa è contro il benessere, sarebbe da folli. E' invece sottolineato come il capitalismo debba per forza di cose mettere al centro "l'uomo" come fine della sua azione non solo il guadagno e il potere, cioè guadagnare si, ma senza schiacciare gli altri e stando attenti ai bisogni dei "più piccoli". In questo senso si esperime il discorso di "equa distribuzione", non certo una "redistribuzione comunista", ma un concreto progetto di "carità" che tenga conto anche dei più deboli e non solo del profitto ad ogni costo facendo dell'uomo "supremo decisore di ogni cosa, basta che funziona" che porterebbe alla rovina. E se ci pensi, tu credi che il capitalismo di oggi sia il vero capitalismo? Io non credo proprio. Attenzione a leggere le agenzie, come al solito riportano solo quello che fa comodo a loro e ai poteri che le stanno dietro.
Chris, vorrei anche vedere che avesse detto che non è legittimo... e che è contro il benessere.
La questione è un'altra.
Al centro "l'uomo"... non schiacciare gli altri... attenti ai bisogni dei "più piccoli".
Il mercato deve rispondere alle logiche del profitto, altrimenti non funziona, o rende meno, dopo di ché ciascuno è libero di fare la beneficenza che può, e che vuole. Negli USA la logica del profitto è salvaguardata dall'intervento dello Stato e da logiche solidaristiche, eppure gran parte del welfare, molto più che da noi, è fatto con i soldi dei miliardari.
Invece, la concezione espressa dal Papa è quella prettamente socialdemocratica della funzione sociale dell'impresa e della redistribuzione (con o senza "re" cambia poco o nulla). Il capitalismo in Italia purtroppo è di questo tipo.
Ciao Jim non confondere il socialismo con il concetto di destinazione universale dei beni, che è cosa diversa (io sono imprenditore? se sfrutto il mio talento creo più ricchezza per tutti, ecco realizzata la distribuzione universale dei benì, e senza socialismo: bada che il Papa non ha parlato di intervento statale). Neanche alla Heritage Foundation sarebbero contrari...anzi, ti ricordo che Hernando de Soto ha definito il potenziamento dei diritti di proprietà(parte integrante dell'economia di mercato!) una causa umanistica.
ciao
Daisy
Credo che vi state arrampicando sugli specchi. Il Papa ha detto delle cose precise, e non da oggi. Andatevi a rileggere l'enciclica, il passaggio sul marxismo che non è tutto da buttare. E' solidarismo da quattro soldi. E' la dottrina sociale della Chiesa. Vorrei sapere come si traduce per il cattolico che dovesse impegnarsi in politica. Non nascondiamoci dietro un dito. Qui si sta dicendo che la logica del profitto dev'essere "mediata" da valori morali. Non è né liberista né liberale.
Si da il caso che la Chiesa Cattolica, (anche se Jim Momo non pare saperlo, pero' ne parla, e quindi a sproposito) abbia una dottrina sociale, implicita nei testi sacri e teologici ed esplicita dalla Rerum Novarum in poi (si parla quindi del secolo XIX, in contemporanea col crescere del movimento socialista).
Quello che dice il papa e' in questo solco.
Le critiche di Jim Momo paionoo presupporre una infallibilita' ed efficienza del mercato globale che e' assai meno motivata razionalmente della fede nella Trinita'.
La Chiesa ha sempre dubitato dei determinismi di ogni sorta, ivi compresi quelli economici.
Il mercato globale non fa un buon lavoro regolandosi da se', purtroppo.
Anche perche' non e' un meccanismo, ma un insieme di innumeri comportamenti ed infinite scelte individuali e di sistema.
Poi Jim Momo presenta le critiche del papa come se sposasse il movimento global.
Ma questo lo dice Jim Momo mica il papa. E' il solito metodo radicaloide di mettere in bocca all'aversario (90% delle volte la Chiesa, secondo il solito bolso vizietto anticlericale) concetti estremizzati per poi fare trionfare il lume della ragion laica. Patetico.
Ma giusto per esempio, il papa non credo proprio che si tratterrebbe dal criticare stati corrotti ed accentratori: mai sentito parlare di sussidiarieta' tanto verticale che orizzontale?
Si difende il papa a priori. Per certa gente le idee non valgono niente. Vale solo la figura e la presunta autorità. Se le parole sono proprio così imbarazzanti si dice che provengono da una tradizione e dai testi sacri (???). CVD.
Ho una proposta per il titolare del blog:
- postare qualche volta un virgolettato di Casarini, Agnoletto, Rizzo, Diliberto, presentandole come parole del papa
- raccogliere gli elogi sperticati e le difese appassionate che sicuramente riempiranno i commenti
- ammettere infine che sono parole del papa, facendo fare una figura di merda alla claque
L'ex cardinale Ratzinger in quanto Papa è ormai diventato nazionalpopolare, ed è pronto x Sanremo o Salsomaggiore. Sarebbe toppo facile tappargli la bocca pronunciando un acronimo di tre lettere : IOR.
Le solite balle sul profitto giusto ma fino ad un certo punto ( quale non si sa, lo decide il burocrate politico di turno) sulla solita solfa della redistribuzione, quindi sul primato della politica, naturalmente "alta, nobile", bla bla bla . Niente di nuovo.
Il Santo Padre si rilegga, magari anche in lingua originale, LIBERALISMO di Mises, i primi capitoli in particolare.
Il precariato è contro la dignità umana ..."l'uomo non va sfruttato solo per fare più soldi a palate", scusate, ma come si possono scrivere impunemente delle coglionate del genere ?
Nel Vangelo secondo San Precario si parla del posto fisso e della tredicesima e dei libri acolastici per i figli ( a Roma costano 20, a Milano 10, però c'è il solito fantomatico cartello ... mah ... il cartello dei petrolieri, il cartello dei librai, e intanto il pragmatico Bersani mette in piedi l'immancabile osservatorio a base di consulenti strapagati per osservare, monitorare e prendere appunti, perchè LUI è dalla parte del cittadino, lui è un POLITICO e come tale ci tutela, mica cazzi )? Se poi c'è gente che si laurea a 30 anni in materie inutili come lettere e poi s'inc xchè non entra nel baraccone di stato e finisce al call center la colpa è solo sua che ha scelto, liberamente , una facoltà che non da' sbocchi, se uno fa il fisico non finisce alla Telecom se non come ricercatore superpagato. Che c'entra er libbbberismo ? Se un neolaureato finisce nell'imbuto degli ordini professionali la colpa è delle strozzature PO-LI-TI-CHE chiamate ordini professionali, bardature corporative, ecc, mica der liberismo. In Inghilterra i professionisti si associano liberamente, punto e basta.
Qui uno si sveglia la mattina, vede nero fuori dalla finestra e da' la colpa al mercato,o alla Cina (i cui abitanti evidentemente hanno mano dignità di un CO.CO.CO italiota o eurocontinentale e devono restare a marcire nelle campagne con il libretto rosso sotto il letto, se ce l'hanno).
Nel secondo dopoguerra il Veneto era più povero della Sicilia, i bambini lavoravano e non andavano a scuola. Dopo 50 anni vediamo il primato della politica cosa ha prodotto nel Meridione.
Si finge di difendere la dignità dei cinesi quando invece si difendono prodotti di nessun contenuto tecnologico, e si alzano i dazi come quella deficiente della Bonino e C., oppure si praticano le politiche agricole europee che affamano l'Africa, mentre si fanno le solite regalie sotto forma di cancellazione del debito promossa da cantanti ignoranti e tanto coglioni quanto ricchi ai soliti tirannelli post comunisti del centro Africa. Oggi un contribuente quadratico medio europeo paga i prodotti agricoli di Alberto di Monaco o il formaggio di Monsieur Bovè e anche delle multinazionali, ma queso è appunto IL PRIMATO DELLA POLITICA. Il mercato vi fa schifo ? e allora tenetevi anche il neocolbertista Sarkozy e pure mani bucate GW Bush, l'usurpatore del termine conservative, che tanto piacciono a Giulianone Ferrara( su CATO.ORG ci sono ottimi articoli sulle politiche agricole distorsive del mercato e distruttrici di denaro pubblico, quindi anche dei contribuenti americani meno facoltosi dei farmers del Midwest,messe in atto dalle varie amministrazioni USA,ECC, ECC. ECC ...
La chiesa cattolica promosse le crociate, mandando in guerra i crociati,ai quali imponeva di lasciare i loro averi al papa.A questi si aggiunsero avventurieri,uomini d'arme spiantati e contadini affamati.
La chiesa è sempre stata contro la ricchezza degli altri(non la sua).
Il suo patrimonio si stà gonfiando sempre di più,le aziende italiane stanno fallendo lasciando nella miseria migliaia di famigle.
I politici di DX,SX,l'ex direttore della banca d'Italia,appaetengono all'opus dei.
Sarà questa l'intenzione della chiesa?
Creare masse affamate da spedire in giro per il mondo,come faceva all'epoca delle crociate?
Ilpapa ha detto: i giovani non sono più dispostial martirio.
Sarà proprio questa l'intenzione del papa?
Creare disoccupazione tra i giovani, per mandarli al macello?
Come è successo nella campagna di russia 1940-45, quando il papa di allora voleva cattolicizzarla?
Buonasera
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