«Veltroni ha parlato della necessità di tagliare il numero dei parlamentari, ipotesi al momento piuttosto astratta. Ci sarebbe in realtà una strada più rapida per mandare un segnale agli italiani: la drastica riduzione del numero dei ministri, in linea conia riforma Bassanini mai così disattesa... Ma il candidato leader evita di imboccare tale sentiero. Ne vede di certo i rischi destabilizzanti per Prodi. E qui ci si impiglia nella solita contraddizione. Il Pd deve sostenere l'esecutivo, ma tale sostegno appanna l'identità del partito e gli impedisce di esprimere qualche idea innovativa. Alla lunga l'ambiguità non regge».
(Stefano Folli, Il Sole 24 Ore)
Non basta Veltroni a far dimenticare Prodi. O il candidato leader e il nuovo partito rompono con l'attuale esperienza di governo, o non verranno percepiti come innovatori credibili.
1 comment:
Terza ipotesi che si vada avanti a morsi e attacchi ma che non si risolva nulla. Lo Status quo in certi casi vale, ahimè, più di tante riforme..
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