Decidere.net si ripresenta a settembre con una nuova veste grafica e un vero e proprio polo multimediale, una "We-Tube" della politica. Nella parte destra del sito si accede a Decidere-tv, Decidere-radio e alla rivista di approfondimento e analisi LibMagazine, che torna on line l'11 settembre, anch'essa rinnovata nella grafica, con nuove autorevoli firme e i ragazzi di "LiberalCafè", che hanno deciso di unirsi a Nardi e compagnia.
Decidere-tv trasmetterà in diretta gli eventi del network e permetterà agli utenti registrati di caricare sul sito i propri contributi video. Su Decidere-radio andrà in onda una grande varietà di prodotti informativi - alla cui realizzazione darà una mano anche il sottoscritto - tutti riascoltabili e scaricabili in podcast. Nella prima settimana di programmazione sono già previste rassegne stampa commentate da ospiti (ogni mattina alle 9), interviste sull'attualità politica, le dirette degli eventi di Decidere.net in giro per l'Italia. Ma molto presto il palinsesto si arricchirà di fili-diretti, rubriche, trasmissioni di approfondimento, spazi totalmente aperti agli ascoltatori.
Non solo politica, però. Anche musica. E che musica... Il palinsesto prevede già, a partire da lunedì 3 settembre, speciali quotidiani dedicati sia a questioni di rilevanza politica e sociale (il primo raccoglierà canzoni sulle tasse), sia ai maggiori gruppi e artisti degli anni '70, '80, '90 (si parte con i mitici Pink Floyd), di cui mi occuperò personalmente.
Insomma, Decidere.net cresce. Diventa un network multimediale, di cui gli utenti sono chiamati a diventare i protagonisti.
Sul piano politico si lavora duramente per organizzare la marcia del 22 settembre, a Roma, per le pensioni che la controriforma del governo sta togliendo dall'orizzonte futuro dei più giovani, e il convegno del 29, a Milano, sulle tasse. Le adesioni hanno toccato in questi giorni quota 1600, continuando ad arrivare senza sosta per tutto agosto. Ma la novità è l'apertura delle iscrizioni, con modico contributo di 20 euro, in vista della prima assemblea nazionale, se, come sembra, l'aumento di adesioni a livello individuale e di associazioni renderà indispensabile darsi alcune regole.
Mese di settembre totalmente dedicato alla presentazione di Decidere.net in giro per l'Italia: qui il programma città per città.
Non mi stancherò mai di ripeterlo: quella di Decidere.net è una mission impossible e va sostenuta senza indugio da tutti coloro che si riconoscono nei 13 punti, i «cantieri per una politica ad alta velocità». Il danno peggiore del jihad pannelliano è l'aver accreditato l'idea di un Capezzone potenza mediatica, beneficiario di chissà quali appoggi, strade spianate o tappeti rossi da parte di poteri (e soldi) occulti.
Niente di più falso. E' una strada tutta in salita quella che lo aspetta, e che aspetta coloro che lo seguiranno, come tutte le strade liberali (e radicali) in questo paese, con una differenza, si spera: che la forma, e la sostanza, di questo network, siano capaci di esercitare una forza di attrazione che i vecchi contenitori, liberali e radicali, sembrano aver perduto. Le capacità di Capezzone, dunque, da sole non bastano.
La radicalità delle sue proposte, l'esiguità delle risorse e la sua estraneità alla vecchia politica rendono Decidere.net un'opportunità che è lì, a portata di mano, ma che sta a noi, e soprattutto a noi blogger liberali cogliere e fare nostra.
2 comments:
Ciao caro. Quoto il tuo post.
Penso che bisogna far passare il messaggio, ai media "allineati" intendo, che è ora che faccia più notizia un Capezzone che fa "campagna immobiliare" cercandosi l'alloggio e pagando l'affitto piuttosto che i big della Politica che acquistano a cifre ridicole palazzoni alla Don Rodrigo!.
T'abbraccio
M.F
Non credo molto in questo ennesimo tentativo. Non mi fido più.
Problema mio, forse. Ma ne ho già viste e sentite parecchie con i miei occhi e le mie orecchie.
Spero di sbagliarmi, ma non credo.
Ed almeno la restituzione del voto di preferenza con tutta la responsabilità e la libertà di scelta che comporta poteva essere, tranquillamente il 14° punto.
Così, invece, sa solo di caccia al voto nella nicchia dei delusi, degli illusi, dei sognatori, degli esclusi e dei frustrati.
Categoria cui mi onoro di appartenere. Ma molto indurito.
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