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Wednesday, September 19, 2007

L'Italia si parla addosso, ma il mondo non si ferma

Mentre noi in Italia riempiamo le nostre giornate parlando di Beppe Grillo, la situazione in Medio Oriente sta precipitando. Il raid aereo israeliano del 6 settembre su un sito siriano sospettato di raccogliere materiale nucleare di provenienza nordcoreana, o armi destinate ai filo-iraniani Hezbollah, è un segnale che qualcosa si muove. I bombardieri israeliani hanno volato lungo 2000 chilometri, attraversato lo spazio aereo siriano e turco, colpito i siti sotterranei in Siria. Il tutto con il benestare di Washington e, probabilmente, anche della Turchia. Israele ha rimesso in piedi la sua deterrenza.

Gli altri non stanno a guardare. Dell'Iran abbiamo già detto. Hamas continua con il quotidiano lancio di missili Qassam dalla Striscia di Gaza contro le cittadine israeliane. Olmert ha dichiarato Gaza «territorio ostile» e potrebbe decidere di staccare tutto tranne l'acqua: luce, gas e carburanti.

Nel frattempo la Siria reagisce così all'attacco israeliano del 6 settembre. Facendo fuori un altro deputato libanese anti-siriano, a una settimana dalla riunione del Parlamento per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica: Antoine Ghanem è stato ucciso oggi dall'esplosione di un'autobomba a Beirut.

«Avete prove del supporto americano ai gruppi armati di opposizione?». Così, giorni fa, un giornalista interrogava Mohamed Jafari, vice responsabile del Consiglio di sicurezza nazionale iraniano: «Davvero servono? Gli Stati Uniti finanziano, armano e fanno propaganda. Le radio Voice of America e Radio Domani trasmettono entrambe in farsi dall'estero e intervistano banditi presentandoli come rivoluzionari».

E nel sud dell'Iraq? «I capi di quei ribelli stanno a Londra e da li trasmette la loro tv satellitare. Abbiamo le foto di un gruppo che riceve otto pacchi di tritolo dagli inglesi di Bassora. Le abbiamo mostrate a Londra e, da quando se n'è andato Tony Blair, l'intelligente britannica sembra agire con meno arroganza», ha risposto Jafari.

In Italia si chiacchiera, i leader veri agiscono senza grandi o mezzi annunci.

1 comment:

Anonymous said...

e c'è pure chi sta facendo un digiuno ad oltranza per una moratoria della quale non frega niente a nessuno...

e quando questo governo sarà crollato dei pannelliani non rimarrà traccia...