Pagine

Wednesday, September 12, 2007

Sarkozy per una nuova Pac

Se non avessero voluto a tutti i costi vedere in Sarkozy l'uomo nero, la minaccia letale per l'Europa, i radicali Pannella e Bonino avrebbero potuto serenamente compiacersi delle parole di ieri del presidente francese, che finalmente ha espresso il parere favorevole della Francia a rivedere una delle politiche europee più infauste: la politica agricola comune (Pac).

Sarkozy vorrebbe avviare una nuova politica comune «per costruire un'agricoltura di primo piano in Francia ed in Europa» e il periodo di presidenza francese dell'Ue, nella seconda metà dell'anno prossimo, sarebbe l'occasione propizia. Non ha intenzione «di abbandonare gli agricoltori che non vogliono essere assistiti», o «vivere di sovvenzioni». Ma appunto, basta assistiti e sovvenzioni. La Pac così com'è non può «rispondere alle sfide del dopo 2013. Tutti lo sanno ma nessuno lo dice».

Anche dal punto di vista ambientale, il presidente francese ha ricordato la necessità di ridurre il ricorso a concimi e pesticidi, auspicando invece un largo uso delle biomasse per una maggior autonomia energetica e una più ampia ricerca nel settore dell'alimentazione, dalla chimica verde e alle biotecnologie.

5 comments:

Anonymous said...

Se tu invece non avessi voluto a tutti i costi vedere in Sarkozy il messia, lo avresti criticato per il rinvio (forse abbandono) della decisione di abbassare le tasse alle imprese...!

Valerio

JimMomo said...

Me l'aspettavo un commento così, ma è sbagliata la premessa. Non ho affatto visto in Sarkozy un "messia". Non mi aspettavo certo un liberale o un liberista. Mi aspettavo una rupture sia con lo chiracchismo che con il socialismo. E mi pare sia sulla buona strada. Preferibile alla Royal, tutto qui.

Chi invece l'ha definito con troppa fretta peggio di Le Pen e petainista, ha forse esagerato ed era ovvio che la realtà non avrebbe corrisposto...

auguri

Anonymous said...

che rupture, Federico. La verità è che ogni post è buono per dare addosso ai meno peggio (o ai meglio) della scena politica italiana: i radicali.

Anche a costo di vedere in ogni articolo di giornale riguardante Sarkozy chissà quale impresa dell'inquilino dell'elseo. Conoscendoun po' di storia di Francia, e conoscendo il tipo che arretra pure sull'abbassarele tasse, direi che faresti bene a tenerci aggiornati - con un pizzico di onestà - su come finisce pure per queste DICHIARAZIONI sulla PAC.

Ciao!

JimMomo said...

"La verità è che ogni post è buono per dare addosso ai meno peggio (o ai meglio) della scena politica italiana: i radicali."

Primo, è proprio "ai meglio, o ai meno peggio", che non gli si perdona di buttarsi via. Secondo, non do addosso, ma critico. Terzo, non i radicali (anch'io mi definisco tale), ma Pannella, Bonino, e guardie svizzere.

saluti

Anonymous said...

Ma a proposito di guardie svizzere...niente da dire su Sarkozy che fa marcia indietro sulle tasse?

Io intanto continuo a monitorare cosa deciderà di FARE (e nondi DIRE) in materia di PAC.

ciao
Valerio (che in Sarkozy non ci vedeva l'uomo nero e non ci vede il messia)